L'Istituto Artom investe sulla cultura della legalità e programma dieci incontri con Biagio Fabrizio Carillo, già Comandante dei Nas, docente universitario, criminologo e scrittore di testi tecnici e di romanzi noir.
Gli incontri si terranno il martedì o il giovedì online per studenti e studentesse del triennio dell’Istituto Artom di Asti e Canelli.
“La cultura della legalità è elemento fondamentale per ogni comunità sociale che si voglia definire democratica e civile - spiega il dirigente Franco Calcagno -. Esiste oggi, ancor più in questa situazione emergenziale, una forte domanda di legalità derivante da un bisogno disicurezza individuale e sociale. Il cittadino chiede alle istituzioni di garantire la sicurezza, fisica e non solo, e di essere da esempio nel rispetto della legalità. Vi è infatti un diritto alla legalità, ma anche un dovere".
Secondo il dirigente, il percorso di educazione alla legalitàndeve essere diretta soprattutto ai giovani che sono gli adulti di domani.
"In questo periodo, continua, come possiamo vedere e leggere sui mass media e sui social, spesso regole, valori e principi non vengono rispettati in nome di un malinteso diritto alla libertà che induce, in contrasto con gli articoli della nostra Costituzione, a rifiutare norme e vincoli che possono apparire difficili da rispettare ma che sono necessari per il bene comune. La cultura della legalità è un tema, tra etica e diritto, che ci riguarda tutti e a cui dobbiamo lavorare quotidianamente, in raccordo scuola-famiglia -istituzioni.”
Gli incontri si affiancano alle ore di Educazione civica, che da quest’anno sono obbligatorie in tutte le scuole di ogni ordine e grado; disciplina trasversale che, nelle classi dell'istituto viene trattata dai docenti delle diverse materie, grazie a un lavoro di programmazione interdisciplinare su argomenti che riscuotono interesse e sono utili per la crescita della persona ma anche per lo studio in preparazione dell’Esame di Stato: dalla lotta al tabagismo, alla parità di genere, dalle politiche green alla rivoluzione industriale e alla tolleranza.
Un'opportunità offerta in più agli studenti con un professionista che discuterà con loro, nell’orario di lezione, di argomenti quali il senso dello Stato e il rispetto sostanziale, la colpevolezza e la responsabilità civile e penale, la minore età, la criminologia e lo studio delle leggi, il cittadino digitale, comprensione della responsabilità individuale, per citarne alcuni.
I ragazzi si collegheranno dalle classi o a distanza, nel rispetto della percentuale di frequenza fissata dalla normativa, a partire da questa settimana fino alla fine del mese di marzo.
"Un percorso di lungo respiro che consente di affrontare gli argomenti con i giusti tempi e senza intaccare i tempi di studio e di lezione delle singole discipline” spiegano i docenti dello staff che ha organizzato il progetto.
Racconta Biagio Carillo: “Si parte con la Costituzione norma prioritaria i cui principi sono il fondamento delle leggi a cui la Repubblica fa riferimento. Partire con lo studio e l’analisi dei primi articoli generano la consapevolezza di diritti inviolabili e condivisi dalla nostra società attuale. Rispetto al passato segna un momento di passaggio importante nell’evoluzione della determinazione sociale, economica. Il diritto, strumento per una cittadinanza attiva, consapevole non nasce con la Costituzione ma affonda la sua genesi nella storia dell’uomo. La ricerca dell’equilibrio fra diritti e doveri è il tema che costantemente si propone nelle relazioni fra cittadini. Si deve iniziare dalla scuola per poter aspirarein un futuro in cui il rispetto degli altri passi attraverso consapevole e meditata volontà del singolo. Una sorta di tabù della sopraffazione”.ù
I referentidel progetto saranno i professori Cerrato, Cuneo, Comunian, Abbate, Nebiolo, Demarchis, Barisone, che operano in squadra e in concerto con i consigli di classe per fornire proposte operative a studenti e famiglie.