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Economia e lavoro | 14 febbraio 2021, 09:07

A Montegrosso un'azienda a conduzione familiare ha dato il via alla produzione di mascherine chirurgiche e FFP2 [VIDEO E FOTO]

Si tratta della saccheria Lema con 12 dipendenti, pronta ad assumere nuove forze. Da novembre già vendute circa 180mila mascherine. Presto in produzione anche le FFP3

Alla Lema di Montegrosso, si producono mascherine chirurgiche interamente Made in Italy)

Produzione mascherine chirugiche (Il video è realizzato da Beatrice Foresti)

A pochi chilometri da Asti, a Montegrosso c'è una realtà industriale interessante che, durante la pandemia, ha pensato di aprire anche una produzione di mascherine, tra le poche interamente Made in Italy.

Si tratta della Lema, che ha abbinato alla sua attività principale di saccheria, una produzione di dispositivi di protezione, che rimarrà attiva anche dopo la fine dell'emergenza, con l'obiettivo di incrementare il personale.

Dal 1989 produzione di contenitori flessibili e oggi anche di mascherine

Nata nel 1989 dalla felice intuizione di Giuseppe Agnella e Lina Pafundi, l'azienda  è specializzata nella produzione e commercializzazione di contenitori flessibili per lo stoccaggio e il trasporto di materiali vari. 

Questi 'sacconi' o meglio Big bags, sono utilizzabili per il contenimento di materiali generici (materie prime o semilavorati), ecologico (rifiuti di diverso tipo, pericolosi o cimiteriali), agricolo e alimentare, con la produzione anche di sacchi barriera o contenimento liquidi, addirittura sacchi per la disinfestazione di riso e cereali.

Attività che annovera diversi importanti clienti in tutta Italia, con un fatturato intorno al milione di euro.

Oggi in azienda i soci sono due: Giampaolo Agnella, vicepresidente e direttore tecnico, figlio di Giuseppe, mancato recentemente e Franco Arrobio, presidente e in azienda continua anche l'attività Lina, moglie di Franco.

Franco Arrobio e Giampaolo Agnella

In azienda 12 dipendenti e l'idea di nuove assunzioni

Un'azienda quindi a conduzione familiare che dà lavoro, per il momento, a 12 dipendenti e che non ha risentito della crisi innescata dalla pandemia.

"Non ci siamo mai fermati - spiegano Agnella e Arrobio - con il primo lockdown abbiamo partecipato al decreto Cura Italia e, partendo da zero abbiamo acquistato macchinari per la produzione di mascherine. In fondo anche nelle aziende sono dispositivi importanti".

Al momento vengono prodotte sia mascherine chirurgiche e FFP2, presto pronte anche le FFP3.

Dopo aver acquistato una parte del capannone dell'attigua Cantina sociale, l'attività si è subito messa in moto e, con i tecnici dell'azienda, i titolari hanno messo in piedi la linea di produzione.

Trattamenti con raggi ultravioletti

"Le mascherine chirurgiche - spiegano orgogliosamente - sono in tre strati, le FFP2, ne hanno cinque e i pacchi di mascherine che escono dalla confezionatrice, passano in un tunnel a raggi ultravioletti per eliminare eventuali cariche batteriche residue. Un accorgimento che ci fa essere ancora più tranquilli".

Da novembre scorso, momento della produzione effettiva, sono state vendute circa 150mila mascherine chirurgiche e 25mila FFP2.

"Contiamo di dare continuità professionale e abbiamo in previsione un aumento di personale, l'uso della mascherina potrà far parte del nostro futuro come in altri paesi del mondo".

Realizzazione video Beatrice Foresti

Betty Martinelli

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