Questa mattina, Flavio Boraso, direttore generale dell'Asl di Asti, ha visitato il polo universitario astihiano su invito del presidente Mario Sacco.
Il focus dell'incontro è stato ragionare sulla sanità astigiana e la collaborazione con l'Università. Il riferimento è al corso di Infermieristica, alle prospettive di avvio di una laurea magistrale, oltre al corso per operatori sociosanitari le cui lezioni sono iniziate in questi giorni per 27 allievi idonei a frequentare le mille ore previste dal piano didattico.
Sono 225 gli studenti di Infermieristica, suddivisi su tre anni.
"Sono contento di essere venuto qui questa mattina - ha raccontato Boraso - vedo davvero tante potenzialità. In queste settimane sto scoprendo eccellenze che non mi erano note. Mi piace il grande spirito che anima il sistema astigiano. Le componenti si mettono insieme per fare. Ho fatto mio il 'fare sistema' che qui sto trovando".
Il percorso vaccinale
Il riferimento di Boraso è anche sul sistema vaccinale: "Abbiamo messo insieme operatori, volontari, amministrazione, medici di famiglia e abbiamo il miglior standard piemontese, credo che debba essere il nostro leit- motiv. La formazione che qui avranno i ragazzi sarà una certezza lavorativa proprio sul territorio".
Il plusvalore dei poli medio-piccoli e le sfide del futuro
"Ho visto in poli medio-piccolo valore aggiunto in quanto a qualità della formazione e opportunità lavorative post laurea, all’opposto i grandi poli torinesi sono grandi ‘fabbriche’ in cui c’è minor interazione tra studenti e personale docente", ha poi sottolineato Boraso.
Che ha poi dedicato la parte finale del suo intervento guardando al futuro: "La sfida è lavorare anche in altri ambiti con l’obiettivo di creare le future classi dirigenti, mediche e non mediche, che ci subentreranno. Dovremo formare professionisti consapevoli, che abbiano davvero l’interesse e la volontà di usare i propri strumenti formativi: dobbiamo avere il coraggio di cambiare approccio. Noi siamo pronti a essere vicini a voi con il nostro know-how e mi farebbe davvero piacere ‘scrivere’ qualcosa di rilevante per il futuro di questo polo e di questa comunità”.