/ Attualità

Attualità | 11 marzo 2021, 09:34

Legambiente, in 7 anni concluso meno della metà dei progetti per l'edilizia scolastica

Presentati i dati in diretta Facebook con Ecosistema Scuola per la ventesima edizione

banco di scuola

Immagine di archivio

Concluso in sette anni meno della metà dei progetti finanziati per l’edilizia scolastica. I dati presentati in diretta Facebook da Legambiente con Ecosistema Scuola, alla sua ventesima edizione, ci dicono che dal 2014 al 2020, su 6.547 progetti previsti, 4.601 sono stati finanziati e solo 2.121 portati a termine. Numeri che testimoniano le difficoltà incontrate dagli enti locali, e che possiamo tradurre anche con la differenza che intercorre tra l’importo stanziato per la realizzazione delle opere e la spesa effettiva.

Per questo, Legambiente ha colto l’occasione per lanciare al nuovo ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi, intervenuto alla presentazione online, un appello affinché le scuole diventino protagoniste della transizione ecologica: realizzare processi di riqualificazione energetica partecipata degli edifici con la comunità scolastica che diviene comunità energetica e inaugurare una generazione di 100 scuole sostenibili e innovative.

La consapevolezza dell’importanza di investire in giovani, istruzione ed educazione è ormai condivisa da tutti; stanno arrivando risorse, ma prima di tutto serve un nuovo piano di governance per superare le emergenze e i divari - dichiara Vanessa Pallucchi, vice presidente di Legambiente -. L’edilizia scolastica e i servizi che girano intorno all’ecosistema scuola devono essere ripensati e rilanciati in una dimensione di sostenibilità ambientale e sociale: sono le gambe su cui poggerà la possibilità di successo ed efficacia della transizione ecologica, che ha fra i suoi obiettivi principali il superamento della povertà educativa”.

Da Ecosistema Scuola 2021 (dati 2019) su un campione di 6.156 edifici in 87 comuni capoluogo di provincia, frequentati da circa 1,2 milioni di studenti, risulta che circa il 58% delle scuole non ha certificazioni base come l’agibilità; ricade in area sismica 1 e 2 il 43% delle scuole, di cui solo poco più del 30% è costruito con la tecnica antisismica; più dell’87% degli edifici è sotto la classe energetica C. Non è stato ancora bonificato l’amianto in 145 edifici (in gran parte al nord) di quelli oggetto d’indagine, frequentati ogni giorno da 28.500 studenti. La metà delle scuole non ha impianti per lo sport e solo il 55% circa ha la mensa scolastica. Dati medi nazionali che, lungo i vent’anni di indagine, mostrano la permanenza di un costante divario tra nord, centro, sud e isole.

È il momento di rimettere la scuola al centro delle comunità e dei territori come leva di emancipazione sociale e crescita collettiva e, per questo, di fare in modo che ogni investimento sia parte di questa visione complessiva e non solo una spesa per ‘riparare’ quello che non va” sottolinea Claudia Cappelletti, responsabile scuola Legambiente. 

 

Ecosistema Scuola in Piemonte

Sul territorio piemontese sono stati indagati 488 edifici scolastici. Nessuno di questi è collocato in zona sismica 1 o 2, a differenza della media nazionale (rispettivamente 8% e 32%). Tuttavia il 90,6% è sprovvisto della verifica di vulnerabilità sismica, contro il 61,1% nazionale, obbligatoria per tutti gli edifici scolastici indipendentemente dalla zona sismica nella quale sono situati.

Solamente lo 0,4% degli edifici scolastici è costruito sulla base di criteri di bioedilizia, in accordo con il trend nazionale (1%), a testimoniare la necessità di incrementare gli incentivi per un corretto efficientamento energetico. Solo l’8% utilizza fonti di energia rinnovabile ed il 15,6% è dotato di certificazione energetica (3,9% in classe A). Tuttavia riportiamo un 35% di edifici soggetti a tali interventi negli ultimi 5 anni (a differenza del 15% nazionale).

Per quanto riguarda le certificazioni, fatta eccezione per la prevenzione incendi (39,2%) gli istituti piemontesi mostrano un trend migliore di quello nazionale per superamento delle barriere architettoniche (98,3%), collaudo statico (62,9%) e certificato di agibilità (73,8%).

Ancora troppe le scuole che necessitano di interventi di manutenzione straordinaria (56% contro la media nazionale del 29%), nonostante negli ultimi 5 anni il 60% degli edifici sia stato sottoposto a tali interventi.

Trend positivo e superiore alla media nazionale per quanto riguarda i servizi e le buone pratiche adottate dalle scuole. Alta la presenza di aree verdi e/o giardini (96,6%), aree di sosta per auto (60,4%) ed attraversamenti pedonali (87,9%). Buoni i risultati anche per i servizi di pre e post scuola (66,7%), i progetti educativi (62,5%) e le iniziative per gli under 14 (66,7%). Sicuramente da migliorare la sicurezza stradale: solo il 2% degli edifici piemontesi offre servizi di pedibus o percorsi sicuri casa-scuola, il 7,4% presenta piste ciclabili limitrofe all’edificio, il 2,6% è posto all’interno di isole pedonali, il 4,5% in zona ZTL e il 5,2% in zona 30.

Nonostante solamente il 17,3% degli istituti scolastici offra il servizio mensa, contro il 56% nazionale, particolarmente elevata è l’attenzione alla qualità dei prodotti serviti. Il 91,5% delle mense serve prodotti biologici, l’85,7% privilegia prodotti a km 0, mentre la totalità del campione indagato prevede menù alternativi per motivazioni culturali e religiosi e serve pasti con prodotti DOP, IGP ecc. Il 71,4% degli istituti prevede il recupero degli alimenti non somministrati a favore di organizzazioni no profit. Da rilevare anche la percentuale di scuole che permette la possibilità di portare il pranzo da casa, 34% contro il 9,8% nazionale. Molto al di sotto della media nazionale il trend legato alla raccolta differenziata.

Infine si sottolinea una sensibilità molto forte rispetto al rischio ambientale. La totalità degli edifici scolastici piemontesi è stata monitorata per la presenza di amianto, accertata solamente nel 14,4% dei casi. Il 75% degli edifici è stato monitorato per la presenza di radon, assente in tutti i casi.

Comunicato Stampa

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium