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Sanità | 18 marzo 2021, 11:03

Ospedali piemontesi al collasso. NurSind Piemonte: "Un incubo per infermieri e operatori sanitari stremati"

Nell'Astigiano è di ieri una bando di selezione per l'esecuzione delle prestazioni aggiuntive da spendere dagli infermieri per la campagna vaccinale e copertura turni nei reparti covid

A Torino, infermieri del NurSind di Asti, manifestano

Infermieri del NurSind Asti durante una manifestazione a Torino

Ospedali piemontesi nuovamente al collasso.

A segnalarlo una nota del NurSind Piemonte, attraverso il suo segretario regionale, Francesco Coppolella.

"Nelle centrali operative - spiega - gli interventi hanno superato ormai di gran lunga quelli massimi previsti contemporaneamente, nei pronto soccorso la situazione di sovraffollamento sta diventando ingestibile e la trasformazione dei reparti per recuperare posti letto covid è in costante evoluzione.

Il vaccino al centro, ma infermieri e operatori nuovamente "sotto assedio"

Dopo la sospensione di AstraZeneca e in attesa, oggi, del pronunciamento dell'Ema, i vaccini diventano il centro di tutto, ma, scrive Coppolella "Infermieri e operatori sanitari sono nuovamente sotto assedio. Situazione di grande emergenza che sembra ormai diventata ordinaria con conseguenze incalcolabili sui servizi e sugli operatori che ormai sono sporemuti da circa un anno".

"Lo stato di diritto è nuovamente saltato in nome dell’emergenza, le ore e i giorni di lavoro consecutivi di lavoro si moltiplicano e le condizioni peggiorano e se non si vedrà la luce a breve potremmo alzare bandiera bianca".

Un messaggio che si fa disperato.

Nell'Astigiano un bando di selezione per prestazioni aggiuntive

"Nell'Astigiano  - spiega il segretario, Gabriele Montana, è di ieri un bando di selezione per l'esecuzione delle prestazioni aggiuntive da spendere dai colleghi infermieri per la campagna vaccinale e copertura turni nei reparti covid. Inoltre la direzione generale ha già dato mandato di assunzione da una graduatoria per 3 anni di infermieri e si attende a breve provvedimento".

Pare che le assunzioni fatte fino ad ora non siano state sufficienti. Aggiunge Coppolella: "Molte aziende corrono quando si supera il limite con un immissione di risorse che si muove lentamente o addirittura è difficile trovare. Stiamo dando il più ampio contributo anche nel tracciamento e nei punti vaccinali oltre che negli ospedali ma occhio perché c è un limite a tutto".

Il sindacato si augura una vera accellerazione della campagna vaccinale che nei prossimi mesi, possa permettere di uscire e non ricadere in questo incubo.

Somministrare vaccini fuori da orario di lavoro

"Anche su questo aspetto, conclude, noi infermieri daremo il nostro contributo, certo quando la pressione si allenterà. Il Governo pare abbia ascoltato la nostra proposta di allentare il vincolo di esclusività permettendo agli infermieri del servizio sanitario di somministrare i vaccini al di fuori dell’orario di lavoro. Gli infermieri saranno determinanti anche in questo dimostrando di essere la principale risorsa utilizzata nella lotta al covid".

B.M.

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