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Al Direttore | 28 maggio 2021, 08:42

"Il cessate il fuoco non basta. Pace in Palestina ed in Medio Oriente". La nota di Cgil, Cisl e Uil con Anpi di Asti

I firmatari esprimono profonda preoccupazione per quanto sta accadendo in Palestina.

"Il cessate il fuoco non basta.  Pace in Palestina ed in Medio Oriente". La nota di Cgil, Cisl e Uil con Anpi di Asti

In Palestina serve un’azione diplomatica, di pace e di rispetto del Diritto Internazionale. Occorre fermare la violenza, rimuovendone le cause, e riconoscere lo Stato di Palestina.

La sospensione delle tanto attese elezioni previste per il 22 maggio, quindi la provocazione di gruppi radicali di coloni israeliani in marcia verso i quartieri palestinesi della città vecchia, seguita della decisione di impedire ai palestinesi di raggiungere la Spianata della Moschea per la preghiera del Ramadan, e ancora il viatico concesso ai coloni di espellere i palestinesi dalle loro case in molti quartieri di Gerusalemme Est e specialmente a Sheikh Jarrah, hanno generato una escalation di violenze immediatamente estese in altre città israeliane e palestinesi, fino ai lanci di missili dalla Striscia di Gaza e la conseguente azione militare israeliana.

L’arresto del cessate il fuoco non è sufficiente.

È necessario ripristinare il Diritto internazionale sotto l’egida dell’ONU e dare il via a negoziati che portino ad una soluzione definitiva che restituisca i territori illegalmente sottratti in questi anni al popolo palestinese e riconoscendo lo Stato di Palestina come autonomo ed indipendente.

È giunto il momento che l’Europa e l’Italia si facciano promotori di un’azione diplomatica che porti ad una definitiva coabitazione del popolo ebraico e di quello palestinese in grado di evitare l'insorgere di ogni forma terroristica di lotta da qualunque parte sia essa praticata.

Chiediamo che:

·       l’azione si sviluppi facendo pressing sulle Nazioni Unite affinché assumano una posizione chiara sulla necessità di avere una Pace duratura nella terra di Palestina utilizzando tutti gli strumenti politici, diplomatici e di diritto internazionale affinché si fermi l’espropriazione delle abitazioni e dei territori dei palestinesi.

·       le Nazioni Unite si attivino affinché si possano svolgere elezioni libere e regolari in Cisgiordania, Gerusalemme Est e nella Striscia di Gaza, come previsto dagli accordi di Oslo, firmati dalle parti.

·       vengano inviati osservatori internazionali neutrali a garanzia di un processo elettorale libero e democratico.

Infine, chiediamo di riconoscere lo Stato di Palestina come membro a pieno titolo delle Nazioni Unite, unica soluzione per permettere una trattativa tra pari fra lo Stato di Israele e lo Stato di Palestina.

Solo in questo modo potremmo garantire una Pace duratura in Palestina e nel Medio Oriente.

CGIL, CISL, UIL, ANPI di Asti

Al direttore

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