A Portacomaro ieri pomeriggio è stata presentata la stagione estiva del tamburello a muro, lo sport di tradizione che ha festeggiato la ripartenza dei campionati nella cornice paesaggistica delle colline storicamente legate a questa disciplina
Un colorato tramonto sul Monferrato, presagio di rinnovata serenità per questa disciplina costretta dalla pandemia allo stop durante il 2020 e fino a questa tarda primavera 2021, ha dato il benvenuto alle autorità, ai giornalisti e numerosi operatori della comunicazione e alle rappresentanze delle otto società iscritte alla serie A maschile pronta a disputare la regular season (dal 2 giugno al 5 settembre con breve pausa nelle settimane centrali di agosto) composta dalle sette giornate di andata ed altrettante di ritorno e seguita dalle semifinali (12 e 19 settembre) e finalissima in clima “vendemmiale” al “Cesare Porro” di Vignale Monferrato il 26 settembre.
Non mancheranno Coppa Italia e Supercoppa ad animare estate e autunno sugli sferisteri della regione, con la ferma intenzione di recuperare il tempo e le emozioni posticipate da questa primavera trascorsa ancora all’insegna della sospensione delle attività.
Che la voglia di ricominciare sia tangibile è stato evidenziato dai numerosi interventi presso l’Agriturismo Terra d’Origine - Famiglia Durando dove, con la conduzione di Ivo Anselmo e Tatiana Lazzaro, la presentazione è avvenuta rigorosamente “en plein air” con gli incoraggiamenti e l’entusiasmo espresso dalle autorità fra le quali l’assessore regionale Marco Gabusi, i consiglieri delle Province di Asti Francesca Varca e di Alessandria Federico Riboldi, il delegato CONI per la provincia di Asti Lavinia Saracco e il sindaco di casa Alessandro Balliano.
Ad aprire la serata un emozionato intervento del presidente nazionale della Federazione Italiana Palla Tamburello Edoardo Facchetti, arrivato dal Bresciano per condividere il momento con i rappresentanti nazionali e regionali della Federazione e della Commissione Storica Muro Roberto Gino, Alessandra De Vincenzi, Gianni Macario, Mimmo Basso, Roberto Caranzano e Riccardo Bonando.
Si è parlato di ripartenza in sicurezza, di progetti di formazione, dell’importanza dello sport per i giovani ma anche (e tanto) di tradizione, un aspetto culturale che conferisce al tambass una valore aggiunto per il contesto territoriale nel quale è storicamente radicato.
Prima dell’apericena, sfilata delle varie rappresentanze delle otto formazioni che compongono la massima serie: Calliano, Casa Paletti, Castell'Alfero, Grazzano Badoglio, Montemagno, Portacomaro, Pro loco Montechiaro e Vignale.
Fra di loro da questi giorni parte la sfida per aggiudicarsi il primo trofeo nell’era post-Covid 19 con incontri prevalentemente fissati nei pomeriggi della domenica (fischio d’inizio alle ore 16) e dei festivi e non senza alcuni anticipi del sabato e in settimana.
Il “tam tam” del tamburello riguarderà complessivamente, fra le varie categorie (massime serie, giovanili, open e indoor, maschili e femminile), un pacifico esercito di circa 700 giocatori, suddivisi in circa 50 squadre con la netta prevalenza del Piemonte ma non senza le storiche piazze di Emilia Romagna, Marche e Toscana.
Per il pubblico l’opportunità di assistere a circa 50 giornate di gioco con oltre 20 borghi coinvolti e con giocatori dai 16 agli oltre 45 anni di età.
Uno sport che si slancia verso le nuove generazioni intendendo svolgere anche una funzione di richiamo turistico e di utilizzo di canali moderni di coinvolgimento dei giovani. Prima della foto-ricordo finale il pubblico ha ripercorso i luoghi del tamburello a muro attraverso le riprese del nuovissimo video promozionale realizzato con registrazioni inedite a cura di Luca Zanotti.
Nel video scorrono dall’alto i paesi interessati dalla massima serie e inoltre, fra i bastioni del’antico castello di Moncalvo, sono state immortalate azioni di giocatori di tutte le formazioni iscritte al massimo campionato.
Ora la palla passa agli sferisteri per tornare a sentire applausi e gli inconfondibili avvertimenti circa la palla che “tocca” il muro insidiando gli avversari.