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Al Direttore | 12 giugno 2021, 10:00

Casa di riposo "Città di Asti", Ambiente Asti: "È stato fatto davvero tutto per migliorare il servizio e la struttura?"

Ambiente Asti in una nota stampa esprime le sue perplessità e deposita un'interrogazione urgente

Casa di riposo "Città di Asti", Ambiente Asti: "È stato fatto davvero tutto per migliorare il servizio e la struttura?"

Crediamo come Ambiente Asti importante chiedere chiarezza su un cambio epocale da pubblico a una gestione cooperativa della Casa di Riposo "Città di Asti". E quindi negli scorsi giorni abbiamo presentato una corposa interrogazione che chiedeva conto di come è stata amministrata la "Città di Asti" in tutti questi anni, visti i debiti che si sono accumulati e il sotto-utilizzo degli ampi spazi a disposizione dell’Ente?

Nell'interrogazione presentata ci siamo chiesti se sono state messe in campo tutte le misure progettuali per migliorare servizio e la struttura? Se si è fatto tutto il possibile o almeno l'indispensabile per avere accesso a misure che permettevano di usufruire di contributi per le fasce più indigenti di chi era o è ospitato? Abbiamo domandato perchè in qualche misura Fondazione e Banca del territorio non siano interessate a salvaguardare nel suo ruolo di bene comune la IPAB più importante del territorio e darne una svolta moderna e al passo con la fase storica che stiamo vivendo, in cui occorre reinventare un nuovo modo di assistere e occuparsi di chi ha contribuito al benessere del nostro territorio, come gli ospiti della struttura. Siamo fortemente preoccupati per la sicurezza lavorativa e contrattuale avranno gli operatori della Casa di Riposo, quelli  a tempo determinato o non direttamente dipendente dalla Casa di Riposo “Città di asti”. Abbiamo chiesto al comune quali contratti saranno applicati ai lavoratori e con quali tutele da chi avrebbe presentato l'offerta.

Ancor più ci preoccupa cosa succederà degli attuali e futuri ospiti e quale sarà la platea di persone a cui si rivolgeranno i prossimi gestori, considerato che a quanto ci è dato sapere avranno un contratto della durata di sessanta anni. Quale modello di tutela degli anziani, cronici, dementi, disabili, che sono e saranno ospitati in queste strutture, vuole darsi la Provincia di Asti e la Regione Piemonte?

Crediamo fortemente che l'ex IPAB, patrimonio pubblico debba essere salvaguardata nella sua forma pubblica. Esisteva una proposta dei sindacati nel luglio 2020 che proponeva un piano di rilancio, perchè non è stata attuata.?Quali ostacoli non hanno permesso di attuare il piano richiesto, indicato dai sindacati
nel luglio 2020?

Tutte queste domande abbiamo posto a pochi giorni dall'apertura delle offerte relative al bando.

Dopo la "fumata nera" di questa mattina, relativa al bando di gara, crediamo importante chiamare a raccolta tutte le forze politiche, sindacali e interessate a salvare questo importante patrimonio pubblico. Vorremmo risposte alle domande, una discussione pubblica dello stato attuale e di proposte e un nuovo percorso.

Ambiente Asti

Al direttore


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