Viviamo in un posto bellissimo. Ne sono certi anche gli esponenti dell'Amministrazione comunale, che da qualche mese oramai sono al lavoro per un grande progetto, che da oggi si avvia a diventare realtà.
Il comitato organizzativo
Asti vuole candidare il suo festival delle Sagre a patrimonio immateriale dell'umanità. La candidatura nell'ambito di ICH UNESCO, nella sezione della cultura immateriale. Un grande sogno, per cui è stato creato anche un comitato organizzativo, formato dal sindaco di Asti, Maurizio Rasero, l'assessore al Turismo e Unesco Loretta Bologna, Luisella Braghero (presidente Unpli), Piercarlo Grimaldi (storico e antropologo), Mario Sacco (presidente della Fondazione CrASti), Roberta Favrin (giornalista), Marco Valle (Fondazione Links) e Roberto Cerrato (Land Management), Maurizio Serpentino (Camera di Commercio Alessandria - Asti) e Giorgio Calabrese (Astiss).
"Asti vuole essere al centro del mondo e tenterà di valorizzare ancora di più il festival delle Sagre. Tutti coloro che vorranno aiutarci in questo progetto saranno accolti. Le porte sono aperte a tutti", commenta il sindaco Rasero.
Ogni anno il festival delle Sagre colora il settembre astigiano e colleziona almeno 350mila visitatori fissi, anche grazie alla Sfilata, appuntamento dal grande valore storico e grande esperienza emozionale.
Almeno due anni di lavoro
"Nulla è scontato, ma siamo ottimisti - continuano Rasero e Bologna - Oggi è il giorno di partenza di un lungo iter che ci fa essere molto determinati".
La gestione della candidatura è stata affidata al professionista albese Roberto Cerrato.
"Ringrazio l'Amministrazione comunale che ha creduto anche in un albese e questo non è scontato - commenta Cerrato - Con questo progetto si vuole valorizzare la ricchezza di conoscenze e abilità che vengono trasmesse alle generazioni grazie a questa manifestazione".
2023: l'anno più bello
Un progetto particolarmente ambizioso e articolato, che durerà almeno due anni e che probabilmente vedrà la luce definitivamente nel 2023, nel 50esimo anniversario del festival delle Sagre.
"Con questa candidatura - dichiara Braghero per Unpli - viene data anche una grande soddisfazione agli oltre 5mila volontari delle pro loco".
Soddisfazione anche da parte di Mario Sacco, che aggiunge: "Un grande progetto, reso possibile anche da persone che hanno vissuto il festival fin dalle sue origini".
Convegni e post modernità
Quello di oggi è solo il primo passo di una lunga serie di iniziative, che vedranno tra le altre anche la realizzazione di numerosi convegni, oltre che la stesura di un accurato dossier da presentare alla commissione.
"Con questa candidatura - chiude l'antropologo Grimaldi - si coniugano alla perfezione città e campagna. Un grande gioco di post modernità che diventa forte con il recupero della tradizione".