/ Attualità

Attualità | 20 luglio 2021, 09:40

Nomine Cda università di Asti, Mario Sacco: "L'indirizzo è quello di avere rappresentanti delle istituzioni" [INTERVISTA]

Il rieletto presidente di Astiss ha scritto al professor Massaglia, designato dalla Provincia, chiedendo di entrare nel Comitato tecnico scientifico. "Galvagno? Avrà cambiato idea sull'università"

Nomine Cda università di Asti, Mario Sacco: "L'indirizzo è quello di avere rappresentanti delle istituzioni" [INTERVISTA]

Le nomine nel Cda dell'università di Asti, continuano a tenere banco nell'estate astigiana, con accuse, revoche, risposte al vetriolo.

La vicenda ormai è nota. La richiesta del presidente (rieletto) dell'università, Mario Sacco alla Provincia di designare un suo rappresentante istituzionale per il Cda, è caduta nel vuoto, in quanto Lanfranco ha proposto il professor Stefano Massaglia, professore associato all’università di Torino. Ma nel Cda è stata eletta Francesca Ragusa (ex) vicepresidente della Provincia di Asti. QUI TUTTI I DETTAGLI

Presidente Sacco, perché avete bocciato la candidatura di Massaglia?

Non abbiamo bocciato nessuno tanto che abbiamo chiesto a Massaglia (gli ho scritto personalmente), di entrare nel Comitato Tecnico Scientifico dell'università, presieduto da Giorgio Calabrese e che vede al suo interno personalità di spicco: Roberto Barbato, prorettore dell'università del Piemonte Orientale, Roberto Cavallo Perin, delegato del rettore per le sedi extra-metropolitane dell'università di Torino, Marco De Vecchi, presidente del centro studi per lo sviluppo rurale della collina, Università Torino, Cesare Emanuel, già rettore dell'ateneo del Piemonte Orientale, Vincenzo Gerbi, dipartimento di Scienze agrarie, forestali e alimentari dell'università di Torino, Carlo Grimaldi, già rettore dell'università di scienze gastronomiche di Pollenzo, Pietro Piccarolo, già presidente dell'accademia di agricoltura di Torino.

Ma perché non poteva stare nel Cda quindi?

Perché ci siamo dati l'indirizzo di avere i massimi rappresentanti delle istituzioni. La Provincia non aveva diritto a nominare il suo rappresentante in quanto ente sostenitore e non finanziatore, ma per 'cortesia istituzionale', gli abbiamo chiesto di entrare lui o un suo rappresentante. Massaglia è un'ottima e degnissima persona ma non rappresenta le istituzioni e potrebbe ben lavorare all'interno del Comitato.

Quello che balza agli occhi è che le 'poltrone' siano però sempre in carico ai 'soliti noti' non si poteva fare una svolta?

La vera svolta sta nell'indirizzo che ci siamo dati e cioè, ripeto, di mettere i massimi rappresentanti delle istituzioni. Tenga presente che nessuno percepisce gettoni e si lavora molto per il bene del territorio.

Però nel Cda c'è anche Giorgio Galvagno che non è proprio uno dei più grandi estimatori dell'Università. Nel 2013 si chiedeva 'Se avesse ancora un senso mantenerla'.

Sono passati anni e l'università di Asti è diventata strategica. Galvagno avrà cambiato idea.

Betty Martinelli


Vuoi rimanere informato sulla politica di Asti e dire la tua?
Iscriviti al nostro servizio gratuito! Ecco come fare:
- aggiungere alla lista di contatti WhatsApp il numero 0039 348 0954317
- inviare un messaggio con il testo ASTI
- la doppia spunta conferma la ricezione della richiesta.
I messaggi saranno inviati in modalità broadcast, quindi nessun iscritto potrà vedere i contatti altrui, il vostro anonimato è garantito rispetto a chiunque altro.
LaVocediAsti.it li utilizzerà solo per le finalità di questo servizio e non li condividerà con nessun altro.
Per disattivare il servizio, basta inviare in qualunque momento un messaggio WhatsApp con testo STOP ASTI sempre al numero 0039 348 0954317.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium