Con la fine della scuola scatta la caccia ai centri estivi per oltre un genitore su tre (36%) in cerca di una soluzione per i propri figli. E’ quanto emerge da un’indagine Coldiretti/Ixe’ con la fine della scuola.
Si registra un exploit rispetto alla ricerca di attività in campagna tant’è che al secondo posto, dopo il mare (40%), sicuramente la meta più ricercata è la natura (19%).
“Le fattorie didattiche di Coldiretti, circa 250 in Piemonte, rappresentano un’opportunità importante per garantire servizi in aree che altrimenti ne sarebbero spesso sprovviste, dando spazi alla didattica innovativa in campagna, con l’offerta di attività anche per i disabili – spiegano Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale -. Si tratta di aziende agricole autorizzate a fare formazione sul campo per le nuove generazioni puntando sull’educazione ambientale attraverso la conoscenza della campagna con i suoi ritmi, l’alternanza delle stagioni e la possibilità di produrre in modo sostenibile. Una offerta che, attraverso il progetto Educazione alla Campagna Amica di Donne Impresa Coldiretti ha coinvolto negli ultimi venti anni, a livello nazionale, circa 10 milioni di bambini di cui il 70% nella fascia d’età compresa fra i 4 e gli 11 anni, dalla scuola materna alla primaria e il 30% studenti più grandi medie e superiori. L’estate in campagna, quindi, da didattica e natura, può offrire alle famiglie un’ottima modalità di far vivere le vacanze scolastiche ai propri figli, badando anche al loro benessere psico-fisico”.