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Agricoltura | 05 agosto 2021, 14:25

Coldiretti Asti: causa maltempo addio a 1.000 ettari di colture e danni per 3,5 milioni

E’ il pesante bilancio dopo una prima stima dei danni arrecati dalle piogge torrenziali dei giorni scorsi

Allagamenti a Lavezzole (frazione di San Damiano) Foto Andrea Dati Meteo Asti

Allagamenti a Lavezzole (frazione di San Damiano) Foto Andrea Dati Meteo Asti

Stando a quanto si apprende a seguito di una prima ricognizione di Coldiretti Asti, le anomalie atmosferiche che stanno caratterizzando queste settimane, con piogge torrenziali e forte vento che generano frane e smottamenti, hanno mandato in fumo oltre 1.000 ettari di colture e causato danni per circa 3,5 milioni di euro tra produzioni da buttare e strutture duramente colpite.

Si tratta solo dell’ultimo capitolo di un’estate segnata fino ad ora, a livello nazionale, da ben 789 eventi estremi tra bombe d’acqua, trombe d’aria, grandinate e temporali violenti lungo tutta la Penisola secondo l’analisi Coldiretti su dati dell’European Severe Weather Database (Eswd). Tra gli eventi estremi sono praticamente triplicate le grandinate con 11 tempeste di ghiaccio al giorno dall’inizio dell’estate rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Nello scorso fine settimana si sono abbattute ancora fortissime grandinate anche nella provincia di Asti, in particolare ad Albugnano e in Valle Bormida, e a farne le spese sono state soprattutto la vite, i cereali, la frutta, le verdure e il mais.

“Tutti questi ultimi eventi si sommano a quanto già avvenuto nelle scorse settimane e la grandine è l’evento più dannoso perché, dove ha colpito, ha distrutto in pochi minuti il 100% del lavoro di un intero anno”. spiegano Marco ReggioDiego Furia, rispettivamente presidente e direttore di Coldiretti Asti.

Una vera calamità, in un momento particolarmente delicato per le coltivazioni agricole con le raccolte in corso mentre ci si avvicina anche alla vendemmia. “Questa situazione ormai non può più essere trattata come una semplice emergenza – concludono Reggio e Furia –, dal momento che si innesta su eventi ormai continui di vere e proprie bombe d’acqua rapide e violentissime. Per affrontare i danni causati dagli eventi estremi che stanno devastando i nostri territori ì servono strumenti di gestione del rischio sempre più avanzati, di semplice accesso per le nostre imprese, efficaci e con meno burocrazia”.

Redazione

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