Alla Casa di Riposo Città di Asti, dopo le dimissioni di Carlo Camisola ha preso servizio, il 15 luglio, il nuovo commissario, Mario Pasino, ex direttore della Asl di Alessandria, nominato dalla Regione
Il nome di Pasino indicato alla Regione dal Comune è stato scelto in una rosa di nove candidati e nella scelta avrebbe pesato la sua lunga esperienza e i rapporti consolidati con la sanità del territorio utili per il rilancio della struttura di via Bocca.
Con una nota, oggi i consiglieri di Uniti si può, Michele Anselmo e Mauro Bosia, si rivolgono al nuovo commissario per chiedere, come già avevano fatto in precendenza con le istituzioni del territorio, alla banca e all'Asl At, la gestione di Amos.
Qui la nota integrale
Egregio Dottor Pasino,
innanzitutto le auguriamo buon lavoro per il delicato incarico che ha recentemente ottenuto presso la casa di riposo Città di Asti. Pochi giorni prima della sua nomina avevamo spedito al sindaco di Asti, all’assessore competente, al presidente della Banca di Asti e al direttore dell’Asl di Asti la nostra posizione relativa alla risoluzione delle problematiche riguardanti la struttura che si accinge a dirigere. La lettera era datata 2 luglio: è passato più di un mese e non abbiamo ricevuto risposte da nessuno. Il 13 luglio, durante una Commissione, l’assessore Cotto ci ha riferito che la maggioranza non si era ancora confrontata sul contenuto della missiva e che comunque sarebbe stata una decisione demandata al nuovo commissario.
Con la presente, dunque, vogliamo estendera nostra proposta in maniera ufficiale. Ci teniamo solo ad aggiungere una precisazione: Amos è una società consortile a responsabilità limitata a totale partecipazione pubblica, avente scopo mutualistico e non lucrativo, come si può evincere dal Bollettino Ufficiale Regione Piemonte – Secondo Supplemento al numero 35 del 28 Agosto 2008, Delibera Della Giunta Regionale n. 97-9421 «Sperimentazione gestionale ex art. 9 bis D.Lgs. 502/92 e s.m.i. relativa alla societa’ Azienda Multiservizi Sanitari - A.M.O.S. S.p.A.
Presa d’atto della cessione della sperimentazione gestionale e della costituzione della societa’ a partecipazione pubblica totalitaria AMOS s.r.l.», pag 32 (reperibile online).
Tali informazioni sono deducibili anche dal sito web della società stessa, in cui è presente un grafico che rappresenta la suddivisione delle quote societarie: Aso “Santa Croce e Carle” Cuneo (34,93%), Asl Cuneo 1 (33,40%), Asl Cuneo 2 (4,18%), Asl Asti (25,05%), Ao “Ss Antonio e Biagio e C.Arrigo” Alessandria (4,18%).
Egregio dottor Pasino, siamo certi che lei sia molto preparato e che questa precisazione le possa sembrare ridondante. Tuttavia, durante la suddetta commissione, il fatto che Amos sia un’azienda a totale partecipazione pubblica è stato messo in discussione, con nostro grande stupore, da alcuni autorevoli membri che sostenevano si trattasse di un’azienda “mista”. Riteniamo dunque importante ribadire e sottolineare questo elemento affinché il dibattito circa il futuro della casa di riposo Città di Asti non venga viziato da informazioni errate e sia realmente fruttuoso.
Per Uniti si puòI Consiglieri Comunali Mauro Bosia e Michele Anselmo