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Il Punto di Beppe Gandolfo | 09 agosto 2021, 07:00

Torino e il Piemonte sono in declino?

Il premier Mario Draghi ha aperto un tavolo di crisi su Torino e sul Piemonte e lo ha affidato al ministro dello Sviluppo Economico, Giorgetti.

Torino e il Piemonte sono in declino?

Il premier Mario Draghi ha aperto un tavolo di crisi su Torino e sul Piemonte e lo ha affidato al ministro dello Sviluppo Economico, Giorgetti. Questo è avvenuto dopo l’incontro con la sindaca Appendino e con il presidente Cirio che sono corsi a Roma allarmati dalla decisione di Stellantis di realizzare la Giga-factory per batterie per auto elettriche in Molise e lasciare deserta Mirafiori (ne abbiamo parlato nel Punto di due settimane fa).

Dopo quella decisione si è aperta una discussione piuttosto accesa: da una parte c’è chi parla di declino di Torino e del Piemonte, paragonando questo territorio a una città del Sud e portando a supporto di questa tesi il tasso di disoccupazione dei giovani che sui attesta sul 30 per cento: un piemontese (con meno di 35 anni) su 5 non lavora e non studia. Insomma, non fa nulla.

Altri invece sostengono che l’economia piemontese sta andando bene, è fra le migliori d’Italia seppur in ritardo nei confronti di altre regioni del Nord. In base al Prodotto per abitante la nostra regione è al 18° posto mentre la Campania, per fare il raffronto con il Meridione, è al cinquantesimo.

Dove sta la verità? Ognuno ha la propria opinione. Certo è che l’ubriacatura post-olimpica è davvero finita. Chi pensava che il Piemonte potesse vivere di solo turismo ha dovuto ricredersi. Questa regione – e il Torinese in particolare – è un territorio a forte vocazione industriale. Qui si sanno fare le cose, e si fanno bene. Occorrono però investimenti importanti (pubblici e privati) che da un decennio non sono più arrivati.

E quindi la nostra economia arranca.

Basterà il tavolo di crisi aperto da Draghi? Impossibile dirlo ora, anche se i tempi stringono. Possiamo ancora recuperare il terreno perduto ma bisogna fare in fretta. Il declino – lo dice la parola stessa – è una china in discesa dove, se si comincia a rotolare, diventa sempre più difficile risalire.

Beppe Ganfolfo

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