Possedere competenze in più lingue può aprire una serie di opportunità professionali. Quando fai domanda per un lavoro, elencare le tue abilità linguistiche sul tuo curriculum può aiutare a rendere il tuo curriculum, o il tuo curriculum europeo, più evidente per un datore di lavoro. La posizione per cui ti candidi potrebbe richiedere la conoscenza di una certa lingua, e potrebbe essere un bel vantaggio per il datore di lavoro il fatto che tu possieda queste competenze. In questo articolo, spieghiamo cosa sono le competenze linguistiche del curriculum e come evidenziare in modo efficace le tue competenze linguistiche al suo interno per rendere il CV perfetto.
Sai che le competenze linguistiche, in particolare la conoscenza della lingua inglese, sono importanti per la tua carriera: supponiamo che tu abbia già investito per migliorare la tua fluidità. Quindi, qual è il modo migliore per presentare le tue abilità linguistiche sul CV?
Le certificazioni: a dir poco fondamentali nel CV
La prima cosa che dovresti prendere in considerazione è l'importanza di certificare le tue abilità linguistiche con un test standardizzato. Poiché il mondo è diventato per la maggior parte digitale, anche il processo di domanda di lavoro ha seguito questo iter.
Ciò ha reso molto più facile candidarsi per un lavoro, ma significa anche che i responsabili delle assunzioni stanno letteralmente annegando nei CV. Certificare le tue abilità aiuta a rimuovere ogni dubbio sul tuo livello linguistico, che altrimenti potrebbe portarti nella pila dei "no". La certificazione linguistica inserita nel curriculum ti distingue dagli altri candidati e aumenta la visibilità della tua candidatura. LinkedIn ha recentemente rivelato che l'aggiunta di competenze certificate al tuo profilo aumenta le visualizzazioni fino al 600%.
Come elencare le competenze linguistiche nel curriculum
Se la competenza in una lingua straniera è una delle qualifiche preferite o addirittura fondamentali in un’offerta di lavoro, è necessario menzionare questa abilità nel curriculum. Al giorno d'oggi, le lingue sono un punto fermo in un CV, anche e soprattutto per chi cerca una posizione lavorativa di respiro internazionale. Certo, indicare il tuo livello di inglese è fondamentale, ma dovresti menzionare anche qualsiasi altra lingua che sei in grado di parlare.
Il primo errore da evitare è “seppellire” le tue abilità linguistiche in mezzo ad altre informazioni. Dovrai infatti farle risaltare, dedicando loro una categoria specifica. Dimentica le categorie onnicomprensive che includono le tue competenze informatiche, le lingue che parli o persino i tuoi hobby. Assegna una parte specifica del tuo CV alle lingue per evidenziare le competenze e fornire dettagli sul tuo livello di competenza per lingua.
Non sovrastimare le tue competenze
Questo sembra ovvio, ma vale la pena ricordare che l'onestà dovrebbe sempre prevalere su un CV. Dire che sei bilingue quando hai solo un livello intermedio di inglese può portare a qualche preoccupazione.
Tieni presente che la maggior parte dei recruiter metterà alla prova le tue abilità linguistiche durante il colloquio. Se non lo fanno, presto dovrai comunque affrontare le tue carenze sul lavoro. Se dici di avere una perfetta padronanza dell'inglese, ma non sei in grado di condurre trattative commerciali efficaci in quella lingua una volta che sei stato assunto, ne deriveranno conseguenze molto serie sul tuo lavoro.
Dovresti anche evitare di sminuire il tuo livello o di elencare lingue che non conosci abbastanza da usare in un contesto professionale. Includere "nozioni di italiano" sarà di scarso valore per un datore di lavoro, a meno che tu non dichiari che stai attualmente studiando italiano (magari da studente straniero o da lavoratore proveniente da altri Paesi) e aggiungi che stai raggiungendo un certo livello di competenza come obiettivo.
Usa le scale di competenza standard
Per indicare con precisione il tuo livello linguistico sul tuo CV, è consigliabile utilizzare una scala che parli al maggior numero possibile di datori di lavoro. I livelli standardizzati del CEFR (Quadro comune europeo di riferimento per le lingue) possono essere particolarmente utili in questo senso.
La scala CEFR comprende 3 livelli, suddivisi in 2 sottolivelli: A (A1, A2), B (B1, B2) e C (C1, C2). Naturalmente il livello A è tipico di chi non possiede una padronanza troppo elevata, il livello B risiede nella media, il livello C (soprattutto il C2) equivale al madrelingua o comunque ad una persona con quasi totale padronanza di quella lingua.
Sempre più datori di lavoro hanno familiarità con questa scala. Saranno lieti di vedere "Livello di inglese B2" nella tua sezione di lingua straniera, piuttosto che "Inglese colloquiale", ad esempio.