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Attualità | 31 luglio 2025, 18:40

Dazi USA-UE, Deambrogio (PRC): “Accordo disastroso, anche il Piemonte ne pagherà le conseguenze. Si ritiri la firma italiana”

Il segretario regionale del Partito della Rifondazione Comunista per Piemonte e Valle d’Aosta lancia l’allarme: “Dazi, gas, armi e concessioni alle Big Tech. È un accordo contro i popoli europei e le nostre imprese. Serve una mobilitazione per il ritiro della firma italiana”

Dazi USA-UE, Deambrogio (PRC): “Accordo disastroso, anche il Piemonte ne pagherà le conseguenze. Si ritiri la firma italiana”

Il recente accordo sui dazi commerciali tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti, siglato tra la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e l’ex presidente americano Donald Trump, sta già facendo discutere. Tra le voci più critiche si è levata quella di Alberto Deambrogio, segretario regionale del Partito della Rifondazione Comunista (PRC) per il Piemonte e la Valle d’Aosta, che in una dichiarazione ha definito l’intesa come “un colpo durissimo per i popoli d’Europa, con gravi conseguenze anche per le categorie produttive piemontesi”.

Dazi alle stelle e nessuna tassa per i colossi digitali

“L’accordo – denuncia Deambrogio – prevede dazi fino al 50% su prodotti europei destinati al mercato statunitense, colpendo in pieno molte delle nostre esportazioni di qualità, dal comparto agricolo all’automotive. Al tempo stesso, i servizi USA come Google, Amazon e Meta rimangono esenti da una digital tax o da una tassa minima globale. È un patto profondamente squilibrato, che svende l’interesse europeo”.

Gas, armi e tagli al welfare: “Pagano i cittadini”

Oltre all’aspetto commerciale, Deambrogio evidenzia altri punti critici dell’accordo: “L’Europa si è impegnata ad acquistare gas americano per 750 miliardi di euro, a prezzi molto superiori rispetto a quelli praticati in precedenza dalla Russia. Inoltre, si prevede un imponente acquisto di armamenti statunitensi, accompagnato da un piano di investimenti per 600 miliardi negli USA. Queste spese verranno coperte con tagli ai diritti fondamentali, come la sanità pubblica. È una politica suicida che colpirà le classi popolari”.

Piemonte colpito in pieno

Il segretario del PRC sottolinea che anche il Piemonte sarà tra i territori più colpiti: “Le piccole e medie imprese, così come interi comparti dell’agroalimentare di qualità, sono a rischio. Inoltre, si rischia l’eliminazione delle tutele europee sui prodotti alimentari, con l’introduzione di OGM e carni agli ormoni. Le regole che oggi proteggono la salute e la qualità del cibo europeo potrebbero essere sacrificate sull’altare di questo accordo”.

“Serve una mobilitazione, la firma italiana va ritirata”

Secondo Deambrogio, è urgente costruire una mobilitazione ampia e trasversale per contrastare questo scenario: “Anche dal Piemonte – ha concluso – dobbiamo far partire una campagna per chiedere il ritiro della firma italiana. L’indipendenza dell’Europa non può essere barattata in questo modo. Bisogna difendere le condizioni di vita delle classi popolari e salvaguardare un tessuto produttivo, a partire dall’automotive, che ha bisogno di nuove prospettive e alleanze strategiche diverse da quelle imposte da Washington”.

Redazione

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