È un sabato speciale quello che oggi sta vivendo Frinco.
Dopo anni di chiusura e di gravi difficoltà, infatti, il castello di Frinco ha nuovamente aperto le porte ai visitatori. Questa volta, però, i visitatori sono stati i futuri architetti piemontesi, ovvero gli studenti del corso di laurea del Politecnico di Torino.
Il bellissimo castello, di proprietà del comune, ha ospitato 40 studenti con docenti dell’Atelier Restauro e Strutture, che hanno messo in campo le loro competenze per presentare proposte e progetti futuri, per far sì che la struttura possa rimettersi in gioco, in una chiave green ed ecosostenibile.
Il recupero del castello
Con oggi è stato dato il via alla progettazione per il recupero del castello, con il contributo dell’amministrazione comunale della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e del Politecnico di Torino. I lavori sono previsti nella primavera prossima per concludersi qualche mese dopo.
Oggi la presentazione alla popolazione e agli amministratori dell’area nord Astigiano e al comune interessati ad un progetto di area vasta per la valorizzazione a fini turistici.
I presenti di oggi
Fra le autorità presenti accolte dal sindaco Luigi Ferrero, il presidente della provincia Paolo Lanfranco il sindaco di Asti Maurizio Rasero il presidente della Fondazione Cr Asti Mario Sacco, lo staff di progettisti e ricercatori del Politecnico di Torino impegnati nel progetto di ricerca per il recupero del maniero.
In primavera è prevista una presentazione ufficiale del progetto.
Presenti oggi i docenti Carla Bartolozzi, Silvia Gron e Paolo Napoli.
"Abbiamo avuto un primo crollo parziale della struttura nel 2014 - ha commentato il sindaco Luigi Ferrero ai microfoni del TgR Piemonte - Nel 2015 un secondo crollo con famiglie sfollate e conseguenze importanti".
Tra crolli ed esposti
Per la responsabilità dei crolli avvenuti al castello di Frinco nel 2014 e nel 2015, sono stati depositati numerosi esposti presso le Procure della Repubblica di Asti e Torino.
Una storia travagliata quella del bellissimo castello nel cuore dell'Astigiano che oggi, grazie all'apertura parziale, ha ripreso a vivere.
Una storia lunghissima
Di questa struttura si trovano cenni storici già a partire dal 1187 e, nel tempo, sono state diverse le prestigiose famiglie proprietarie, compresi i Mazzetti.
"Il nostro è una sorta di cantiere didattico - ha commentato ancora ai microfoni del TgR Piemonte la docente Carla Bartolozzi - con un importante valore di reciprocità con l'amministrazione".
I ragazzi oggi hanno presentato progetti concreti che si concentrano soprattutto sulla prima fruzione in sicurezza degli spazi esterni del castello.
Il progetto di coesione territoriale
Presente all'apertura tanto attesa anche il vicepresidente della Regione Piemonte, Fabio Carosso, che ai microfoni del Tg ha ricordato: "Frinco, insieme ad Asti, è parte del progetto di coesione territoriale, di cui ormai fanno parte oltre 350 comuni del sud Piemonte. Un grande progetto, che sta crescendo sempre più".