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Economia e lavoro | 25 ottobre 2021, 07:10

La vicenda Itron e il licenziamento di Massimiliano Lamattina, oggi approdano in Comune ad Asti. La Fim Cisl nazionale: "Chiediamo all’azienda di fare un passo indietro"

Venerdì scorso, presidio sotto la prefettura per chiedere attenzione. Pafundi (Fim Cisl Asti): "Vogliamo un tavolo con le istituzioni". Sul caso interviene anche il Partito democratico

Massimiliano Lamattina

Massimiliano Lamattina

La vicenda Itron, dopo lo sciopero fuori dallo stabilimento e dopo il presidio fuori dalla Prefettura di Asti, approda in Comune.

Il sindaco Maurizio Rasero ha scritto alla azienda, al prefetto, Unione Industriale e ai sindacati per convocarli oggi alle 15.30 in Comune  "Si convocano le parti  - scrive - al fine di chiarire e dirimere la controversia in atto, anche per evitare eventuali, ulteriori disordini di carattere pubblico".

Il caso

I lavoratori della Itron sono entrati in sciopero per solidarizzare con Massimiliano Lamattina, rappresentante sindacale della FIM CISL che aveva ricevuto una lettera di licenziamento, dopo il suo rifiuto di controllare i documenti e il green pass agli autotrasportatori in arrivo e la discussione accesa con il direttore.

Qui e qui ulteriori dettagli.

Il Partito Democratico

Sulla vicenda interviene anche il Partito democratico di Asti che scrive: "La vicenda del licenziamento del dipendente Itron, che ha generato  la mobilitazione compatta, in sostegno allo stesso della maggioranza, dei colleghi,  non ci può lasciare  indifferenti. In tempi delicati come questi, pensiamo sia sempre opportuno evitare forti contrapposizioni e prese di posizioni drastiche. Auspichiamo che l'incontro di oggi, porti ad una soluzione  della controversia che soddisfi le parti e riporti il dialogo tra altri sindacati e azienda in un alveo di reciproca comprensione e collaborazione".

La Fim Cisl Nazionale

Anche il sindacato nazionale è intervenuto sul licenziamento di Lamattina con una nota. "Come sindacato, siamo stati sempre in prima fila nella lotta al covid-19 nei luoghi di lavoro, già dalle prime fasi della pandemia, con l’elaborazione dei protocolli per la sicurezza insieme alle aziende. Ora siamo tutti impegnati sull’applicazione delle nuove regole del green pass per dare maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro ma come chiesto dal sindacato, il green pass non può essere motivo di discriminazione. Per questo chiediamo all’azienda di fare un passo indietro e non discriminare nessun lavoratore tantomeno il nostro delegato coinvolto in prima persona nella gestione di questi nuovi strumenti. ITRON è un’importante realtà industriale del territorio astigiano e nazionale, una risorsa per tutti. Ci aspettiamo, anche dopo la grande solidarietà espressa dei colleghi di lavoro di Massimo, che nell’incontro previsto domani con le istituzioni, azienda e sindacato, si possa ricercare una positiva soluzione di buonsenso per questo episodio, dentro un percorso di dialogo tra le parti".

Betty Martinelli

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