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Sanità | 25 ottobre 2021, 13:23

Ecco come il Piemonte ha gestito l’emergenza sanitaria Covid-19

Presentata in commissione Sanità la relazione finale di maggioranza sull’indagine conoscitiva: mercoledì verrà discussa in Consiglio

Infermieri di un'ambulanza Covid

Questa mattina, è stata presentata in commissione Sanità la relazione finale di maggioranza in merito all’indagine conoscitiva sulla gestione dell’emergenza sanitaria da Covid-19, medesima relazione che mercoledì sarà oggetto di Consiglio regionale.

“E’ frutto di un anno di lavoro in Quarta commissione – ha commentato il presidente Alessandro Stecco - per formalizzare un’indagine conoscitiva diretta ad acquisire notizie, informazioni e documenti relativi all’emergenza sanitaria sul territorio piemontese. Il Gruppo di lavoro può contare su 25 sedute verbalizzate, oltre 50 audizioni di soggetti coinvolti a tutti i livelli nella gestione emergenziale, dagli assessori, ai sanitari, ai volontari delle associazioni, passando per le organizzazioni sindacali e interagendo con i progetti come Scuola sicura. Un percorso in cui abbiamo voluto dare voce agli interlocutori per esaminare l’attività dell’organizzazione della Sanità in emergenza, non solo con lo scopo di fare chiarezza, ma per raccogliere ogni spunto utile a costruire il futuro post-pandemia della Sanità piemontese”.

“Il Gruppo di lavoro – ha aggiunto Andrea Cane, vicepresidente della commissione Sanità - ha proceduto ad esaminare le criticità storiche e le forze messe in campo della Sanità regionale alla vigilia della pandemia, la struttura e le competenze della catena di comando, l’andamento dei contagi, dal primo caso alla quarta ondata. È emerso uno scenario difficile, figlio di una Sanità indebolita e delocalizzata, in cui il Piemonte ha speso il massimo delle energie per arginare una emergenza epocale”.

La Quarta commissione, però, guarda anche al futuro, lavorando in stretta sinergia con l’assessorato alla Sanità per il recupero delle liste d’attesa, per investire i fondi della legge regionale per favorire nuove aggregazioni fra i medici di base ed attuare gli investimenti Pnrr su case di comunità, centrali operative territoriali, ospedali di comunità. E poi ancora al rinnovo delle attrezzature obsolete, agli interventi di miglioramento e di adeguamento antisismico, alla digitalizzazione degli ospedali Dea di primo e secondo livello.

Ed ancora, la medicina di attesa e la medicina d’iniziativa, i miglioramenti alla piattaforma software Covid-19 della Regione Piemonte, le azioni concordate con la Commissione salute presso la Conferenza delle Regioni a livello nazionale, il piano regionale di preparazione e risposta ad una pandemia influenzale, il completamento dello studio per la riforma dei Dipartimenti di prevenzione.

Molti degli stimoli emersi da questo lungo percorso serviranno alla struttura di Azienda Zero, organismo nato proprio per cogliere le opportunità organizzative e funzionali e metterle al servizio del Piemonte post pandemia, ha concluso il presidente Stecco.

Redazione

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