Il Lions Club Nizza Monferrato Canelli sta per riprendere con la tradizione e con “Bagna Cauda e altre storie dei sapori d’Autunno” nei Paesaggi Unesco.
I vigneti che si tingono di rosso e di giallo ad ingentilire le colline., nelle cantine il mosto fermenta emettendo profumo di vino nuovo, negli orti il cardo gobbo viene dissotterrato e bianco sale sulle tavole dove si incontrerà con olio, acciughe ed aglio che opportunamente gestiti sono diventati la Bagna Cauda. Intingolo che ha ispirato personaggi illustri che ne hanno fatto oggetto di studio delle tradizioni contadine, oggetto di incontro con la cultura, lo spettacolo, la scienza: nessuno è indenne dal suo fascino autunnale.
Arturo Bersano con la sua Confraternita della Bagna Cauda, Giovanni Borello con il suo Ordine dei Cavalieri delle Terre di Asti e del Monferrato, l’avvocato gastronomo Giovanni Goria prima, Sergio Miravalle con Astigiani ed il Bagna Cauda Day poi, sono solo alcuni dei grandi simboli della continuità e della potenza aggregatrice della Bagna Cauda.
Nel 1929 un nicese, tal Giovanni Carmilla omaggiava (bontà sua) il Commissario Prefettizio di Genova con gli ingredienti ed un libricino dal titolo LA BAGNA CAUDA poi pubblicato a Genova dalla Tipografia Carlo Focs nel 1941 dove qual simil poeta con dire Innocentemente e semplicemente ingenuo recita:
“ E’ Nizza un bel paese
“ Che in antico i tetti di paglia avea
“ Da colli di vigneti è circondato,
“ Barbera ei da ed oltre a questa il …. Cardo!!
“ Per cui van ghiotti e grandi e piccolini,
” Femmine e maschi, senza distinzione
…………….
“ Ed ogni orto ha il cardo o la cardaia
“ Perché si pensa ai primi freddi e al vino
“ Per cui la “Bagna Cauda” è un sopraffino….
e prosegue l’osanna per ben altre nove paginette per terminare con:
Evviva Nizza, Patria del cardo, Della Barbera e dell’uvaggio, - di belle donne e dell’amor!
Nessuna terra come la nostra, da un tale frutto – Si bello bianco – Si saporito – Si prelibato.
Si può mangiare, e freddo e caldo, tagliato a fette oppure a tocchi. Ma lo si mangia con vero piacer. Ed ei non stanca con tracotanza, nemmen vi stufa qual la polenta, ma sempre invita farlo finito. Lo finiamo! Noi non degeneri degli antenati che lo gustarno e digerirno prima di noi.
Vengano pure di là dai monti, di là dai mari dal paradiso o dall’inferno, vengano pur .. Li accoglieremo a braccia aperte e ben contenti farli felici daremo loro i nostri cardi.
Mangiamo bene, mangiamo tanto ..ma dopo… ancora per la malora!. Mangiamo il cardo con bagna cauda.
Laura Pesce nel suo libro “Una donna il vino, un destino” ci ricorda che in una cena organizzata dall’Amministrazione Comunale in onore del Cardo Gobbo per la Fiera di San Carlo del 1977, nel menu del Ristorante Da Italo … il cardo manca solo nello zabaglione…
Insomma cultura emergente dalle aspirazioni poetiche di un uomo ..di tutti i giorni .. e cultura elevata con Guido Ceronetti “ Testa d’aj 2016”, che ha dedicato in latino medievale una filastrocca alla Bagna Cauda, con Carlo Terzolo, con André Leuba, e molti altri, hanno trovato e trovano sempre le giuste parole e le giuste espressioni artistiche per interpretare il messaggio BAGNA CAUDA come messaggio di incontro, comunione, di amicizia.
Ed il Lions Club Nizza Monferrato Canelli ha deciso che (nel rispetto delle norme in essere per fronteggiare l’emergenza Covid 19) il 13 novembre 2021 sia il Lions Club Bagna Cauda Day, ovvero un grande INTERMEETING DELL’AMICIZIA come tradizione vuole che sia.
Oltre cento i partecipanti provenienti da diverse Regioni si troveranno per le ore 20 al Ristorante Grappolo d’Oro di Canelli, per ritrovare con la lentezza del rito, il sapore dell’intingolo e la complicità del buon vino, il piacere dell’incontro, il desiderio di sciogliere la nebbia ed il grigiore di questo periodo non certo semplice che tutti abbiamo vissuto.
Per non dimenticare ad ogni signora sarà offerto un cestino con i frutti dell’autunno monferrino mentre nel corso della serata assolveremo anche all’impegno lionistico di renderci utili per iniziative benefiche.