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Sanità | 30 novembre 2021, 13:34

Il Nursind torna a denunciare i disagi quotidiani degli infermieri piemontesi

Problematiche meno percepite ad Asti, dove l’Asl è tra le poche aziende sanitarie che ha bandito un concorso per nuovi infermieri

Una delegazione Nursind Asti ritratta nel corso di una manifestazione

Una delegazione Nursind Asti ritratta nel corso di una manifestazione

Il Nursind Piemonte torna a denunciare, per tramite del proprio Segretario regionale Francesco Coppolella, la difficile situazione lavorativa cui debbono sottostare gli infermieri operanti nelle strutture sanitarie regionali.

Premesso che grazie ai vaccini la temuta quarta ondata si preannuncia meno problematica delle precedenti, Coppolella rammenta cheNon si farà attendere tra l’altro la stagione influenzale che inciderà sul settore dell’emergenza, dei pronto soccorso e dei posti letto. Quest’ultimi si chiede di aumentarli senza che si possa poi incrementare il personale. Gli infermieri sospesi, seppur una percentuale minima ma comunque importante, non sono stati sostituiti visto che non si possono fabbricare e non basteranno certo le proroghe dei contratti che serviranno ad evitare il disastro non certo a migliorare la situazione. Aggiungiamo una condizione disperata di ricerca di risorse nel privato e nelle Rsa

Non è finita e non lo sarà per ancora un bel pezzo e di fronte a tutto questo molti colleghi di diverse aziende non hanno ancora neanche visto l’indennità di malattie infettive di prima e seconda ondataaggiunge il segretario Nurdind – Una presa in giro che grida vendetta. Per andare avanti ci sarà bisogno di ulteriore sacrificio, di riposi saltati, di ore di lavoro straordinarie e di prestazioni al di fuori dell’orario di lavoro. Ci sarà bisogno di grande disponibilità che sino ad oggi non è mai mancata nonostante sono stati minimi, se non assenti, i segnali di attenzione e riconoscimento verso una professione fondamentale come la nostra”.

Gli infermieri sono sempre gli stessi e anche le annunciate stabilizzazioni e gli eventuali concorsi non serviranno senza una strategia organizzativa di riconoscimento e di investimenti regionali – argomenta Coppolella – La Regione ha investito tante risorse a chiunque decidesse di muovere anche solo un dito per dare un contributo. Manca un investimento per gli infermieri, coloro i quali, insieme ad altri ma più di altri, ci hanno permesso e ci permetteranno ancora una volta di andare avanti”.

“Nella giornata odierna – conclude il Segretario Nursind Piemonte – scriveremo e chiederemo di incontrare la Giunta Regionale per avere risposte e avanzare richieste, in assenza delle quali avvieremo iniziative di lotta e di protesta che non si fermeranno fino a quando non avremo risposte adeguate, senza escludere una o più giornate di sciopero regionale”.

LA SITUAZIONE NELL’ASTIGIANO

L’Asl-At è una delle poche dove la direzione ha bandito un concorso a tempo determinato di 36 mesi per fare arrivare in poco tempo forze fresche. Il bando – afferma il segretario NurSind di Asti, Gabriele Montana scade il 3 dicembre e non vediamo l’ora che venga stilata la graduatoria. Abbiamo anche firmato accordi per le prestazioni aggiuntive e ci è stato promesso che in virtù di un fondo regionale, spendibile dal 1 ottobre a fine dicembre, sarà fatta simulazione di ottobre e novembre per i colleghi che hanno lavorato extra e ai quali saranno pagate le prestazioni aggiuntive”.

Redazione

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