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Politica | 21 dicembre 2021, 16:14

"Case popolari, prima i piemontesi": Lega cambia i criteri e premia chi abita da più tempo in regione

Altra novità del disegno di legge riguarda gli extracomunitari, che per accedere ai bandi per l’assegnazione dovranno “essere lavoratori, residenti nel nostro paese e non avere una casa all’estero”

Un'immagine della conferenza stampa torinese della Lega

Un'immagine della conferenza stampa torinese

Prima i piemontesi nell’assegnazione di case popolari. La Lega vuole tradurre in realtà uno dei tradizionali slogan, tramite un disegno di legge a firma dell’assessore regionale al Welfare Chiara Caucino in discussione da gennaio in Commissione, che cambierà i criteri per la formazione delle graduatorie per gli appartamenti di edilizia residenziale pubblica.

Preioni: "Premiamo chi risiede da anni in Piemonte"

Vogliamo introdurre – spiega il capogruppo regionale del Carroccio Alberto Preioni – requisiti di premialità: chi è residente nella nostra regione da 15-20-25 anni avrà un punteggio maggiore e crescente”. Altra novità riguarda gli extracomunitari, che per accedere ai bandi per l’assegnazione dovranno “essere lavoratori, residenti nel nostro paese e non avere una casa all’estero”: un giro di vite rispetto ai criteri attuali, che prevedevano di avere un’occupazione o abitare in Piemonte. “Non si tratta di discriminazione, ma di premiare chi ha lavorato per la crescita socio-economica della nostra regione” ha concluso il capogruppo.

Nel 2021 +91,7% di alloggi ristrutturati

Il Covid ha colpito il comparto dell’edilizia sociale, rallentando i cantieri: nel 2020 sono state recuperati appena 506 alloggi, mentre nel 2021 ben 970 (+464, pari a +91,7%) grazie anche ad “a 1.1 milioni di euro messo a disposizione dalla Regione”, come ha ricordato il Presidente di Atc Piemonte Centrale Emilio Bolla.

Investimenti per la manutenzione straordinaria passano a 250 mln

In primo piano – ha aggiunto - abbiamo messo il contrasto alle occupazioni abusive, cresciute con la pandemia, non solo ristrutturando gli alloggi in tempi brevi ma investendo su un “pacchetto sicurezza” con sistemi d’allarme, infissi blindati, dispositivi antintrusione a tutela di tutti quegli appartamenti che sono temporaneamente sfitti”.

E nel prossimo triennio è previsto un arrivo importante di fondi, grazie al Pnrr, al PinQua, al Superbonus ed altri stanziamenti pubblico-privato. “Un’opportunità di rilancio che non si vedeva da decenni e porterà l’investimento per la manutenzione straordinaria degli immobili dai 7 milioni spesi nel 2019 a oltre 250” ha concluso Bolla.

Cinzia Gatti (Torino Oggi)


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