In questi giorni festivi, in una delle vetrine della sede della Banca del Dono di piazza Roma 8 fa bella mostra di sé un caratteristico presepe verticale, con luci ed acqua, realizzato dai detenuti del carcere di Asti.
Infatti anche quest’anno gli edifici comunali hanno aperto le proprie porte per ospitare opere dell’arte presepiale napoletana realizzate dai detenuti della Casa di Reclusione di Quarto d’Asti. L’anno scorso l’esposizione fu allestita nell’atrio di Palazzo Mandela, in piazza Catena, mentre quest’anno sono stati scelti i locali di piazza Roma.
Il tutto rientra nell’ambito del progetto dell’associazione Effatà denominato “Anche cose belle” che offre la possibilità alle persone detenute, anche in regime di alta sicurezza, di esprimere la propria creatività con i materiali forniti dall’associazione.
Promuovendo così sul territorio astigiano le opere realizzate dai detenuti, grazie ad un protocollo d’intesa firmato dalla direttrice della Casa di reclusione di Quarto d’Asti Francesca Daquino e dalla presidente dell’associazione Effatà Maria Luisa Bagnadentro.
Il sindaco Maurizio Rasero e l’assessore Mariangela Cotto hanno voluto mettere in evidenza l’iniziativa, perché ovunque possono nascere cose belle. Un’iniziativa che si ripete nel desiderio di realizzare nella continuità una tradizione.