Ambiente Asti, con una nota stampa sulla 'raccolta verticale', ieri ha sostenuto che "il Comune di Asti stia per attuare un'inversione di marcia deleteria per il riciclo delle materie recuperabili tornando alla raccolta con cassonetti stradali che peggiorano la qualità della raccolta”.
“Ambiente Asti - spiega ancora Malandrone - ha sollevato la questione del cambio di modalità di raccolta già due mesi fa, abbiamo ottenuto una commissione consigliare Ambiente per il 27 gennaio, in cui ribadiremo le scelte che si dovrebbero fare per essere virtuosi e per la raccolta puntuale. Ribadiremo la contrarietà a un investimento di tale portata sul cambio di modalità di raccolta, supportati dai cittadini più sensibili”.
"Fare una scelta così onerosa e discutibile dal punto di vista ambientale a pochi mesi dalle elezioni, concludeva la nota, impegnerebbe la futura amministrazione a scelte probabilmente non condivisibili. Ci aspettiamo di essere ascoltati su questo tema e che le commissioni non siano un pro forma”.
La replica
A due giorni dalla convocazione della commissione Ambiente, l'ex assessore all'Ambiente, Renato Berzano chiarisce che "Questa amministrazione, a cui spesso la minoranza contesta di non volersi confrontare, aveva già convocato la commissione ambiente, per discutere di raccolta verticale, nello scorso mese di novembre. In quella occasione, a parte il consigliere Malandrone che aveva giustificato la sua assenza, c’erano state poche adesioni da parte dei consiglieri comunali, un paio di minoranza, diversi di maggioranza. Forse non avevano ben compreso l’oggetto della discussione".
Berzano ricorda che insieme al presidente della commissione Cirone, per consentire a tutti di ascoltare il progetto e le motivazioni sulla raccolta verticale, avevano deciso di effettuare una nuova convocazione per il 27/01, con congruo anticipo (è stata convocata prima di Natale), in modo che tutti avessero modo di organizzare le proprie agende. "Era un modo di venire incontro alle richieste della minoranza. Apprendo ora, che il consigliere Malandrone ha già bocciato il progetto, sostenendo che si realizzerà un peggioramento della raccolta. Senza neanche averlo ascoltato, senza sentire le spiegazioni che avremmo dato in commissione. Ha già detto che non funziona. Credo ci sia qualche pregiudizio. Allora il confronto che chiedono, a cosa serve? Mi verrebbe da dire che nessuno è più sordo di chi non vuol sentire. E non volendo perdere tempo, sarei tentato di chiedere al presidente di annullare la convocazione. Ma credo nel dialogo e nel confronto e per rispetto degli altri consiglieri di minoranza e di maggioranza, manterrò l’impegno preso".