Come accennato nel precedente capitolo, Asti deve al più presto ritrovare il suo ruolo naturale di punto di riferimento territoriale, di capoluogo. Anche in questa seconda serie di spunti di visita l’elemento dominante è sottolineare che ogni gita, visita o vacanza dalle nostre parti, non possa che arrivare o partire da Asti per dare valore a colline, borghi, castelli o pievi con la comune origine, per aumentare la permanenza dei turisti in città, oggi sotto le due notti, e per aumentare le, da tempo, scarse presenze turistiche.
La proposta ipotizza visitatori arrivati un lunedì mattina in uno degli alberghi di via Cavour che noi vogliamo convincere di fermarsi più giorni a scoprire tutto il meglio di Asti. Il lunedì, con il sistema museale cittadino chiuso, li abbiamo indirizzati tra diverse bellezze monumentali e d’arte nel centro cittadino facilmente raggiungibili tra loro a piedi. Oggi, per loro martedì, variamo l’offerta dirottandoli tra varie frazioni e posti bellissimi che circondano Asti. E allora: ieri in centro a piedi, oggi subito fuori, in auto, con un giro attorno ad Asti da percorrere in senso orario, partendo dai fossili a Valleandona, a soli 10 chilometri dal vostro hotel. Le vie che vi suggerirà il navigatore sono due; una passa davanti al cimitero cittadino, carico di antiche edicole, cripte, monumenti e cappelle, carico d’arte, foste interessati al tema avete la vostra via. Arrivati nella Riserva Regionale Valle Andona, Valle Botto e Valle Grande, immergetevi nella sua naturale ricchezza fino a raggiungere con una piacevole passeggiata nel verde l’area degli affioramenti fossiliferi, lì vi starà aspettando uno dei guardiaparco, prenotato allo 0141/592091. Seconda meta, Mombarone e le sue case-grotta. Un insieme di affascinanti pezzi di storia e di vita tra abitazioni scavate nella roccia e nel tufo, risalenti all’inizio del ’700 e abitate fino ai primi anni del ’900. Diverse sono state restaurate e arredate, veramente uniche. Anche lì c’è da camminare un pochino e la somma di sgambate vi avrà sicuramente fatto venire appetito. Facile da soddisfare alla grande nell’osteria e vineria Ai binari, ospitata nella vecchia stazioncina del paese. Ritornando verso Asti sulla provinciale da Chivasso, incrocerete quasi arrivati in città, a sinistra, le indicazioni per Viatosto, altro posto incredibile e imperdibile. Qui il tutto è concentrato nella sua chiesa trecentesca che sorge su un poggio da cui si gode un grandioso panorama. L’edificio armonizza molto bene elementi romanici e gotici, ma il meglio è all’interno. Affreschi di fine Trecento del cosiddetto Maestro di Viatosto, dello stesso periodo una Madonna lignea con il Bambino che gioca con un uccellino, una bellissima tavola lignea detta Madonna delle ciliegie e un gruppo scultoreo del XV secolo in pietra arenaria dipinta, l’Incoronazione della Vergine. Dopo tanta arte antica potete chiudere il tour a Valmanera, nei dintorni dell’ospedale cittadino, più che per la sua Certosa di antichissime origini per quello che ospita: il museo e centro manifatturiero noto come Arazzeria Scassa che presenta in cinque grandi sale numerosi grandi arazzi prodotti da un vero maestro di quest’arte, Ugo Scassa. Arazzi ottenuti da bozzetti di quadri di importanti pittori italiani e stranieri come Cagli, Capogrossi, Casorati, De Chirico, Guttuso, Dalì, Kandinsky, Klee, Matisse e Mirò. Non scordate però di prenotarne la visita guidata al 0141 271164. Dopo una giornata così piena riposate che domani si torna a scoprire tanto altro bello in città, domani è un altro giorno e cambia tutto.