Con il sì della maggioranza e l’astensione della minoranza la Commissione Sanità, presieduta da Alessandro Stecco, ha licenziato la proposta di delibera al Consiglio regionale sulla programmazione delle Case di comunità e Centrali operative territoriali.
L’esame del provvedimento era iniziato nella seduta di Commissione di lunedì 14 e ora approderà in Aula per essere approvata entro il 28 febbraio, giorno entro il quale l’Assessorato dovrà inviarla all’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) per chiedere l’approvazione del Ministero.
Nella seduta precedente l’assessore alla Sanità, Luigi Icardi, aveva spiegato che Il documento prevede la localizzazione di 91 case di comunità, 29 ospedali di comunità e 43 centrali operative territoriali, per un investimento complessivo di 214 milioni di euro tra finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e altri finanziamenti.
Dei 18 emendamenti presentati, sono stati approvati due proposti dalla Giunta e respinti 14 presentati per la minoranza dai primi firmatari Marco Grimaldi (Luv), Domenico Rossi (Pd) e Francesca Frediani (M4o). I due presentati da Rossi (Pd) relativi alla provincia di Alessandria sono stati ritirati e verranno riproposti in Aula.
Prima della votazione finale Carlo Riva Vercellotti (Fdi) ha sottolineato “il grande lavoro svolto dall’Assessorato per integrare i fondi del Pnrr e la grande opportunità davanti a cui si trova il Piemonte dopo la chiusura, negli anni scorsi, dei piccoli ospedali. Oggi si riparte di qui, con una programmazione che coinvolge l’intero territorio: la pandemia ci ha messo davanti alla necessità di sviluppare la medicina di prossimità e la continuità assistenziale per non gravare sugli ospedali”.
Rossi (Pd) ha invece evidenziato che “l’operazione, resa possibile grazie ai fondi del Pnrr, è qualcosa di completamente diverso da un’eventuale riapertura dei piccoli ospedali perché lo scopo è rafforzare la sanità territoriale. Ringraziamo il Governo per le risorse che giungeranno e per il lavoro svolto, anche se a nostro parere gli Enti locali e le parti sociali avrebbero dovuto essere maggiormente coinvolte dalla Giunta regionale”.
Prima dell’esame degli emendamenti sono intervenuti, per richieste di approfondimenti, i consiglieri Diego Sarno, Rossi, Raffaele Gallo, Domenico Ravetti (Pd), Grimaldi (Luv), Mario Giaccone (Monviso) e Frediani (M4o).