Il sistema dell'accoglienza dei profughi ucraini viene promosso in Piemonte ed è pronto a reggere un urto anche maggiore. La doppia conferma arriva dal presidente della Regione Alberto Cirio e dal Prefetto di Torino, Raffaele Ruberto.
"Alberghi ma anche la rete parentale"
"Il Piemonte sembra per ora fuori dai grossi flussi: ci siamo attivati immediatamente con la Regione e con i Comuni per cercare un'accoglienza tramite la rete dei Cas" ha affermato il Prefetto. Confermato poi il secondo livello d'accoglienza in caso di incapienza dei Cas: "Sono pronti gli alberghi, ma non sottovalutiamo la rete parentale e amicale nonostante segua altre regole". Ruberto ha poi ribadito le capacità di accoglienza del Piemonte: "Possiamo reggere ancora l'impatto? Per adesso sì, grosse criticità a livello locale e regionale non se ne riscontrano".
Domenica altro viaggio in Romania
Che la Regione sia in prima linea per quanto riguarda l'accoglienza lo testimonia un altro viaggio in programma per andare a prelevare a Iasi, in Romania, altri bimbi oncologici da trasportare al Regina Margherita affinché possano essere curati: "Domenica mattina ritorniamo laggiù all’aeroporto, per salvare la vita ad altri bambini malati di cancro" ha confermato Cirio. "Mi raccontavano che durante i bombardamenti ai bambini vengono staccati i macchinari e dopo vengono portati in cantina: non è un mondo questo" ha affermato il presidente della Regione.
"Pronti a reggere un urto ancora maggiore"
Il Governatore si è poi allineato alla visione del Prefetto sulla valutazione del sistema d'accoglienza piemontese: "Tutte le prefetture hanno allargato le maglie dell’ospitalità, hanno fatto bandi per potenziare la loro capacità ricettiva. La Regione ha ampliato non solo la struttura regionale ma anche gli hotel da mettere a disposizione. Il sistema è pronto a reggere un urto anche molto maggiore".
"Gli alpini ci insegnano che quando lo zaino del mio compagno di marcia è pesante, per un po' glielo devo portare io: noi tutti, come cittadini di questo pianeta, dobbiamo portare un po' di questo zaino che stanno portando i cittadini dell’Ucraina" ha concluso Cirio.