Torino è lontana, ma non troppo e capita di ricevere un articolo che ci racconta lo stato dell'arte della raccolta differenziata nei quartieri dove viene fatta con i cassonetti magnetici.
Basta poi cercare i vari report sui rifiuti e le linee guida sulla raccolta puntuale per capire che ad Asti l'esotica "raccolta verticale" è un ritorno a un passato non virtuoso.
A Torino non ha utilizzato un nome esotico come ad Asti.
Ad Asti invece l'hanno chiamata "raccolta verticale".
E questa "raccolta verticale" presentata come innovativa dall'amministrazione Rasero a Torino viene bocciata dal report sui rifiuti: "Le eco-isole non funzionano" è l'articolo de La Stampa di Torino del 25 marzo.
Ed emergono i problemi che abbiamo già più volte detto alla Giunta come Ambiente Asti: tale sistema di raccolta non consente di effettuare controlli su chi non fa la raccolta differenziata a differenza del porta a porta.
Torino chiaramente che era partita da un 45% di differenziata a differenza di Asti che era virtuosa quando introdusse il porta a porta, continua a essere lontana dagli standard richiesti.
Nel report si evidenzia che sarebbe meglio la raccolta condominiale o il porta a porta, ma mettere insieme più condomini o isolati non facilita la raccolta differenziata, la scoraggia.
Sui controlli diventa impossibile distaccare personale per il controllo che permettano comportamenti corretti e questo ci fa riflettere sull'istituzione degli ispettori ad Asti, che saranno costretti a un lavoro impossibile.
Altro problema che emerge, come da noi annunciato, sono gli abbandoni di rifiuti.
Altro tema che abbiamo segnalato è quello dei "non registrati", tema che nei quartieri di Torino dove si sperimenta ha creato problemi: accumuli, abbandoni.
E mentre sui rifiuti a Torino il report è chiaro e boccia il modello a cassonetti, qui da noi l'Amministrazione crede di fare un'innovazione, abbandonando una strada virtuosa per qualcosa che già altrove non funziona.
Investiremo quasi 6 milioni di euro, per qualcosa che altrove è già un "Flop verticale"?
Non basta una verniciata pubblicitaria, un po' di dati che tentano di dimostrare la bontà dell'operazione, quando è chiaro dai report che l'operazione altrove è fallita.
Mario Malandrone - Ambiente Asti