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Al Direttore | 29 marzo 2022, 15:25

Malandrone: "Torino boccia la raccolta verticale che piace all'Amministrazione e ad Asp"

Riceviamo e pubblichiamo una lettera del consigliere di Ambiente Asti, ancora una volta molto critico con la modalità di raccolta

Un mezzo Asp di raccolta rifiuti (foto d'archivio)

Un mezzo Asp di raccolta rifiuti (foto d'archivio)

Torino è lontana, ma non troppo e capita di ricevere un articolo che ci racconta lo stato dell'arte della raccolta differenziata nei quartieri dove viene fatta con i cassonetti magnetici.

Basta poi cercare i vari report sui rifiuti e le linee guida sulla raccolta puntuale per capire che ad Asti l'esotica "raccolta verticale" è un ritorno a un passato non virtuoso.

A Torino non ha utilizzato un nome esotico come ad Asti.

Ad Asti invece l'hanno chiamata "raccolta verticale".

E questa "raccolta verticale" presentata come innovativa dall'amministrazione Rasero a Torino viene bocciata dal report sui rifiuti: "Le eco-isole non funzionano" è l'articolo de La Stampa di Torino del 25 marzo.

Ed emergono i problemi che abbiamo già più volte detto alla Giunta come Ambiente Asti: tale sistema di raccolta non consente di effettuare controlli su chi non fa la raccolta differenziata a differenza del porta a porta.

Torino chiaramente che era partita da un 45% di differenziata a differenza di Asti che era virtuosa quando introdusse il porta a porta, continua a essere lontana dagli standard richiesti.

Nel report si evidenzia che sarebbe meglio la raccolta condominiale o il porta a porta, ma mettere insieme più condomini o isolati non facilita la raccolta differenziata, la scoraggia.

Sui controlli diventa impossibile distaccare personale per il controllo che permettano comportamenti corretti e questo ci fa riflettere sull'istituzione degli ispettori ad Asti, che saranno costretti a un lavoro impossibile.

Altro problema che emerge, come da noi annunciato, sono gli abbandoni di rifiuti.

Altro tema che abbiamo segnalato è quello dei "non registrati", tema che nei quartieri di Torino dove si sperimenta ha creato problemi: accumuli, abbandoni.

E mentre sui rifiuti a Torino il report è chiaro e boccia il modello a cassonetti, qui da noi l'Amministrazione crede di fare un'innovazione, abbandonando una strada virtuosa per qualcosa che già altrove non funziona.

Investiremo quasi 6 milioni di euro, per qualcosa che altrove è già un "Flop verticale"?

Non basta una verniciata pubblicitaria, un po' di dati che tentano di dimostrare la bontà dell'operazione, quando è chiaro dai report che l'operazione altrove è fallita.

Mario Malandrone - Ambiente Asti

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