La guerra delle giacche e delle cravatte.
Ne sono certa, la camicia impeccabilmente bianca non la indossi da solo; la cravatta è diverso, la annodi tu perché è già un simbolo.
La giacca, rigorosamente scura è l' ultimo tocco per incarnare il tuo ruolo.
Noi siamo nelle cantine, abbracciati, senza luce, pochissimo cibo e acqua che già scarseggiano.
Tu sei pronto ed entri nella stanza di altre giacche e cravatte, tra medaglie e alti gradi, mentre la cartina del Mondo, giace, muta.
Qui da noi suonano sirene e si sentono bombe e spari, crollano edifici.
E mentre voi spostate confini, muovete uomini, armi, mezzi pesanti, ridisegnate il mondo a tavolino, noi cadiamo con lo straccio bianco legato al braccio.
E così che da sempre le vostre camicie restano bianche e le nostre muoiono nel sangue.
Monica Tedeschi