In attesa di svelare i componenti della lista civica che porta il suo nome, la cui presentazione è in programma mercoledì al Diavolo Rosso, il candidato sindaco di AstInsieme Paolo Crivelli ha presenziato all’incontro organizzato dalla sezione astigiana di Europa Verde, che fa parte della coalizione che ne sostiene la candidatura.
“Non siamo qui come verdi per caso – ha esordito Giuseppe Sammatrice, uno dei due corresponsabili del gruppo – ma perché da anni lavoriamo per tutelare l’ambiente e gli animali”. Sammatrice ha poi ripercorso le varie tappe del lavoro svolto a partire dal 2015, evidenziate anche da alcuni striscioni stesi a terra, fino alla recente campagna di riattivazione delle ferrovie sospese.
ELENA GRANDI: IL PRIMO OBIETTIVO RESTA SCONFIGGERE I GOVERNI CITTADINI DI CENTRODESTRA
Crivelli ha poi ottenuto l’apprezzamento da parte di Elena Grandi, assessore all’Ambiente del Comune di Milano e già portavoce nazionale di Europa Verde Verdi, ospite dell’incontro: “Il candidato sindaco mi sembra molto vicino alle nostre idee e pertanto penso che questa sinergia possa essere vincente”, ha commentato. Aggiungendo che “La transizione ecologica non può essere solo uno slogan, deve essere accompagnata da una serie di azioni pratiche: spero per noi e per voi che siate capaci di portare a casa le mediazioni necessarie per riuscire a ottenere risultati importanti”. Senza dimenticare quello che ritiene il punto fermo, ovvero che: “Il nostro primo obiettivo dev’essere sconfiggere i governi delle città rette dal centrodestra”.
CRIVELLI: I GIOVANI GUARDANO A NOI CON SPERANZA E FIDUCIA
Lo stesso Crivelli ha sottolineato il comune sentire con il gruppo dei Verdi: “Grazie perché fate parte della mia coalizione con una lista preziosa, che sottolinea valori fondamentali per tutti noi – ha affermato - Ce li ricordate e proponete con un entusiasmo straordinario”. “Tutti i grandi problemi che stiamo vivendo – ha aggiunto – sono correlati all’incuria del pianeta, quindi noi porremo al primo posto l’attenzione verso l’ambiente. C’è tutto il mondo giovanile che ci guarda con speranza e fiducia e sono loro che dobbiamo privilegiare, rendendoli protagonisti della nostra città”.
Nel corso del suo intervento, Crivelli ha anche avuto parole di grande elogio per Gianfranco Miroglio (“E’ un patrimonio: ogni volta che scambio due parole con lui mi arricchisco”) e quest’ultimo - volto storico dell’ambientalismo astigiano, già presidente del Parco Paleontologico e capogruppo della lista - ha fornito immediatamente una dimostrazione della propria competenza, snocciolando vari punti che i Verdi ritengono debbano essere posti al centro dell’attenzione del dibattito politico.
MIROGLIO: VOGLIAMO COSTRUIRE UNA SOLIDARIETA' CONCRETA
“Sembra che sia stato cancellato il consolatorio motto secondo cui nulla sarà più come prima – ha affermato – Qui è rimasto tutto come prima, se non nettamente peggiorate. Nel dibattito che ha acceso la città non c’è traccia della pandemia e della guerra così vicina a noi, anche se non sono elementi da poco e incidono sulla vita di tutti noi. Nelle facce e parole degli amministratori che ci hanno preceduto non ho rilevato alcun riscontro di questi temi. Noi vogliamo costruire una solidarietà concreta e progetti condivisi per il bene di questa città”.
SUI TEMI AMBIENTALI SIAMO SEMPRE IN ZONA RETROCESSIONE O PROSSIMI AD ESSERLO
“Siamo sempre in zona retrocessione o prossimi ad esserlo – ha aggiunto –, come nel caso della raccolta rifiuti che era tutto sommato buona ma è stata indotta a una sorta di analfabetismo di ritorno”. “Vi è poi la necessità di ripensare la viabilità cittadina andando oltre l’obsoleto piano del traffico – ha affermato – Possiamo fare tutte le piste ciclabili che vogliamo, ma se nel contempo non educhiamo la gente a capire che andando in bici si sta meglio è del tutto inutile. Credo uno dei primi passi sia costruire un patto educativo territoriale tra tutti i soggetti che, più o meno consciamente, fanno educazione in città”.
Miroglio si è poi soffermato su altri aspetti rilevanti quali il verde pubblico e privato, le potenzialità che Asti avrebbe di divenire ‘capitale del distretto paleontologico’, il superamento delle barriere architettoniche che rappresentano un problema non solo per i disabili, ma anche per anziani e bambini.
LA RETE MUSEALE? COSI' COM'E' E' UNA FARSA
Particolarmente autorevole, visti i suoi trascorsi alla guida del Paleontologico, il suo punto di vista sullo sviluppo di una rete culturale: “Non ho difficoltà a dire – ha affermato senza mezzi termini – che se la rete resterà quella che ho letto sui giornali sarà una solenne farsa. Io mi sono sempre battuto, già 20 anni fa, per una rete di musei cittadini, mentre quella attuale è farlocca e “legittimata” solo dal passaggio, di tanto in tanto, di Vittorio Sgarbi che si diverte pure a deridere pubblicamente i suoi committenti… ma il personaggio è fatto così... Mi auguro davvero si possa dare uno scossone a un monopolio che non è più accettabile”.