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Cultura e tempo libero | 15 maggio 2022, 12:17

Cambio di programma per il prossimo appuntamento con la Stagione teatrale di San Damiano

Giovedì sera, anziché “Così fan tutte”, andrà in scena al Foro Boario un fantasioso adattamento dell’“Otello”

Alcune immagini di scena (le restanti a fine articolo) dell'Otello di Davide Lorenzo Palla

Alcune immagini di scena (le restanti a fine articolo) dell'Otello di Davide Lorenzo Palla

A causa di un problema interno alla Compagnia, la messa in scena di “Così fan tutte” – spettacolo in programma giovedì 19 al Foro Boario di San Damiano, nell’ambito della Stagione teatrale – non avrà luogo.

Verrà sostituito, nella stessa data e orario (le 21) dall’adattamento – a cura di Davide Lorenzo Palla, che ha anche realizzato la traduzione e ne è interprete – del classicissimo “Otello” di Shakespeare con la regia di Riccardo Mallus.

Lo spettacolo – prodotto dalla impresa sociale TDB, fondata dallo stesso Palla – prende spunto dalla considerazione che tutti conoscono, almeno per sentito dire, il geloso Otello, ma forse molti meno possono dire di conoscere veramente la storia del grande combattente moro, che dopo essere stato circuito dal diabolico Iago arriva ad impazzire di gelosia e ad uccidere la bellissima e cara Desdemona, che tanto amava.

Come è potuto succedere? È proprio questa la domanda da cui è cominciato il lavoro di riscrittura del classico cui l’autore ha cercato di rispondere raccontando la storia nel più semplice dei modi e con i mezzi semplici ma potentissimi a disposizione: il racconto, la fantasia e l’immaginazione.

Lo spettatore è accompagnato ad immaginare eventi, dettagli e particolari di uno spettacolo che non c’è. Un cantastorie contemporaneo porta lo spettatore a volare libero nello sconfinato mondo dell’immaginazione, interpreta tutti i personaggi, recita i versi di Shakespeare e subito dopo torna a raccontare la storia rivolgendosi direttamente alla platea.

Il classico viene agito, raccontato e illustrato in un turbinio di situazioni e di atmosfere sempre nuove, evocate di volta in volta dal poli-strumentista in scena. Il repertorio musicale di riferimento è quello delle bande di paese: marce funebri e marce di festa che accompagnano la fantasia del pubblico durante tutta la storia per arrivare al tragico, e disperatissimo, gran finale.

Redazione

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