Quello di Elisa Cocchi, candidata alle ormai imminenti elezioni nella lista civica “Maurizio Rasero Sindaco”, è un nome ricorrente in numerosi ambiti correlati al sociale e al supporto delle persone che versano in maggiori difficoltà. Lavoratrice e madre di due figli – un maschio ormai 18enne, studente dell’Artom a sua volta impegnato nel volontariato in centri estivi, e una ragazzina di 14 anni, studentessa del Monti e giovane promessa degli scacchi – ha maturato una serie di competenze specifiche che ora, candidandosi, vuole mettere ‘al servizio’ della collettività dai banchi del Consiglio comunale.
Già candidata nella stessa lista civica alle elezioni di cinque anni fa, ora si ripropone agli elettori astigiani per due sostanziali motivi: “Io sono solita non tirarmi mai indietro davanti alle cose, le affronto. E ho deciso di ricandidarmi nella lista del sindaco perché lo conosco e stimo da tanti anni e ho avuto una ulteriore riprova delle sue capacità nel corso della pandemia, quando ci ha sempre tenuti costantemente informati e ha contribuito, promuovendo vari progetti solidali, a non lasciare indietro i più bisognosi”.
“Se riuscirò a entrare in Consiglio comunale – ha affermato – mi piacerebbe molto dare voce ai cittadini per aiutarli e indirizzarli, come ho fatto in questi anni in altri contesti nei quali ho acquisito specifiche competenze che ritengo possano rivelarsi utili per la collettività. Sicuramente il nostro sindaco è già di per sé molto disponibile nei confronti degli astigiani, ma ritengo di poter essere un valore in più per aiutarli in tal senso”.
Guardando nel dettaglio alle citate competenze, che ora la candidata vuole porre a disposizione di quanti sceglieranno il suo nome nelle urne, figurano tra gli altri il ruolo di componente delle Commissioni Pari Opportunità comunale (dal novembre 2017) e provinciale (dal settembre 2020). “Abbiamo attuato – ci ha spiegato – diverse iniziative rivolte contro la disparità e la violenza di genere, trattando anche la problematica nello spettacolo teatrale ‘IL NOSTRO NOME.. DONNE’ che ci ha viste nell’inedito ruolo di interpreti”. “In quanto alle discriminazioni lavorative – ci ha spiegato – purtroppo qualche episodio spiacevole si verifica e più in generale penso che le quote rosa in ambito lavorativo siano ancora troppo ridotte e che le donne, soprattutto se madri, abbiano ancora troppe difficoltà nel trovare lavoro. Tutte problematiche che, nelle Commissioni, affrontiamo e contrastiamo con forza”.
Discriminazioni che vanno combattute a partire dal contesto scolastico – che la Cocchi ben conosce essendo da ormai 13 anni rappresentante di classe negli istituti frequentati da entrambi i figli –, nel quale opera anche partecipando a incontri con studenti e studentesse organizzati dall’associazione “Mani Colorate” (nell’ambito della quale è diventata responsabile tecnico di progetti su discriminazione, bullismo, uso del cellulare, smartphone e pc da parte dei ragazzi), per trattare queste e altre tematiche di particolare rilevanza per i futuri uomini e donne che diventeranno.
“Negli incontri nelle scuole diciamo sempre alle ragazze che hanno gli stessi identici diritti del maschi – ha sottolineato – e personalmente sono convinta che una donna possa avere le identiche competenze di un uomo, quando non superiori se si applica particolarmente in un contesto”. Sempre in ambito scolastico, dal settembre 2020 al settembre 2021 è inoltre membro della Commissione Mensa Cittadina.
Ma, tornando alle problematiche particolarmente marcate tra gli studenti, impossibile non citare quella del bullismo che, causa uso e abuso degli smartphone e dei social network, spesso sfocia in cyber-bullismo: “Purtroppo quel tipo di situazioni si generano già alle elementari – ci ha spiegato – e sono dovute principalmente a un uso incondizionato, e senza supporto da parte di adulti, degli smartphone e dei social. Anche mia figlia ne è stata vittima quando frequentava le medie e non è stato facile farle ritrovare l’autostima e la voglia di rimettersi in gioco con amici e compagni. Fortunatamente per noi è un problema del passato, ora lei ne parla anche per aiutare chi sta vivendo la stessa situazione, ma contrastare il problema resta prioritario”.
Resta infine da segnalare l’impegno con l’associazione OdV Cure Palliative, per la quale ha prestato servizio nella ‘Stanza degli Abbracci’ allestita nel periodo più cupo dell’epidemia presso la Casa di riposo cittadina. E’ inoltre membro dell’Opera Pia Sant’Antonio e fa parte del gruppo di “Spesa solidale”, promosso dalla consigliera Elisabetta Lombardi per contribuire a fornire di generi alimentari alcune importanti realtà caritatevoli cittadine.
Molteplici esperienze e competenze maturate in ambiti vasti, che attestano incontrovertibilmente come la Cocchi possa essere riferimento in Consiglio comunale per le esigenze di variegate fasce di cittadinanza.