Oggi pomeriggio in Comune, ad Asti, è stato firmato il protocollo d'intesa tra la Regione Piemonte e il partenariato “Monferrato Heritage Unesco”.
Alla firma erano presenti il presidente della Regione Alberto Cirio, Maurizio Rasero, sindaco di Asti, comune capofila del Partenariato “Monferrato Heritage Unesco”, che vede coinvolti 52 Comuni firmatari, il vicepresidente regionale Fabio Carosso, Loretta Bologna, assessore comunale all'Istruzione - Coordinamento Fondi europei e PNRR – Coesione territoriale, Angelo Demarchis, dirigente Settore Cultura, Alessandro Gnocchi e Luca Riva, referenti comitato “Monferrato Heritage Unesco”.
“Lavorare in gruppo per lo sviluppo territoriale è la chiave per raggiungere il nostro scopo; accedere a fondi specifici. I sindaci devono ragionare quindi non più solo come comune, ma come comunità. Non si tratta di un documento di intenti, ma di un contratto per dare forza concreta ai nostri territori nell’attribuzione di fondi, spesso complessa per i piccoli comuni. In autunno faremo una nuova assemblea operativa”, rimarcano Cirio e Carosso.
Il sindaco Rasero spiega: “Crediamo in questo percorso che va verso la condivisione e lo sviluppo. Un comune capoluogo non può crescere se non c’è sviluppo sul territorio e viceversa. Se si vince, si vince tutti insieme”.
Gli obiettivi sono rivolti al raggiungimento della coesione sociale, economica e territoriale dell'intera area delineata dal partenariato attraverso una crescita intelligente, sostenibile ed esclusiva. Il partenariato servirà per attuare politiche comunitarie attraverso il reperimento di specifici fondi europei e ad accedere ad altre tipologie di fondi pubblici e privati.
Questi i Comuni aderenti: Asti, Albugnano, Antignano, Aramengo, Baldichieri d'Asti, Berzano San Pietro, Buttigliera d'Asti, Camerano Casasco, Cantarana, Castellero, Castelnuovo Don Bosco, Capriglio, Cellarengo, Celle Enomondo, Cerreto d'Asti, Chiusano d'Asti, Cinaglio, Cisterna d'Asti, Cocconato, Corsione, Cortandone, Cortanze, Cortazzone, Cossombrato, Cunico, Dusino San Michele, Ferrere, Frinco, Maretto, Monale, Moncucco Torinese, Montafia, Montechiaro d'Asti, Montiglio Monferrato, Moransengo, Passerano Marmorito, Piea, Pino d'Asti, Piova' Massaia, Revigliasco d'Asti, Roatto, San Damiano d'Asti, San Martino Alfieri, San Paolo Solbrito, Settime, Soglio, Tigliole, Tonengo, Valfenera, Viale, Villafranca d'Asti, Villanova d'Asti, Villa San Secondo.
I 4 pilastri su cui si fonda il progetto del partenariato sono:
1) Ambiente: obiettivi prioritari riduzione dell'inquinamento e difesa del territorio
2) Turismo: sviluppo economia locale legata all’incremento degli arrivi e della permanenza dei flussi turistici
3) Agricoltura: contrasto allo spopolamento delle aree rurali e dell’abbandono del comparto agricolo
4) Benessere sostenibile: sviluppo dell’offerta lavorativa ed incremento della popolazione residente
Nel pomeriggio a Castagnole delle Lanze, anche la firma del protocollo d'intesa tra la Regione Piemonte e il Partenariato "Terre di Langa e Monferrato", che raggruppa un altro grande pool di 38 comuni:
Agliano Terme, Barbaresco (CN), Belveglio, Bruno, Calamandrana, Calosso, Canelli, Castagnole delle Lanze, Castelletto Molina, Castelnuovo Belbo, Castelnuovo Calcea, Castiglione Tinella (CN), Coazzolo, Cortiglione, Cossano Belbo (CN), Costigliole, Fontanile, Incisa Scapaccino, Isola d'Asti, Mango (CN), Maranzana. Moasca, Mombaruzzo, Mombercelli, Mongardino, Montaldo Scarampi, Montegrosso d'Asti, Neive (CN), Neviglie (CN), Nizza Monferrato, Quaranti, San Marzano Oliveto, Santo Stefano Belbo (CN), Treiso (CN), Trezzo Tinella (CN), Vaglio Serra, Vigliano e Vinchio.
Per il sindaco di Castagnole delle Lanze Carlo Mancuso: "E' importante unire le forze e mettere insieme i Comuni della provincia di Asti con quelli confinanti in provincia di Cuneo. Il progetto nasce proprio con lo scopo di superare i confini amministrativi e lavorare in termini di territorio, all'insegna della coesione, con una visione di lungo termine".