Dopo la notizia diffusa nei giorni scorsi sulla chiusura indagini in merito a una vicenda giudiziaria che ha coinvolto, quando era a Torino, l'attuale direttore generale Asl Flavio Boraso, con una nota, Partito democratico, Prendiamoci cura di Asti e Europa Verde Verdi chiedono rassicurazioni su appalti e affidamenti dell’Asl astigiana durante l'attuale gestione.
"La peggiore delle accuse che possa essere mossa ad un amministratore pubblico è quella di corruzione, cioè di utilizzare il proprio ruolo per ottenere un arricchimento personale" - scrivono i consiglieri -.
Il dottor Boraso è accusato infatti di turbativa d'asta, corruzione e falso.
"Incredibilmente - rimarcano - non sono ancora arrivate le dimissioni da direttore generale dello stesso Boraso, né risulta una ferma presa di posizione da parte della Regione Piemonte che ad ora non fa nulla nei confronti di un suo altissimo dirigente raggiunto da accuse pesanti e circostanziate. Vogliamo pensare sia solo questione di tempo. D’altronde abbiamo atteso a lungo l’interessamento di Flavio Boraso sulla crisi della Casa di Riposo Città di Asti, lo aspettavamo anche al consiglio comunale aperto tenutosi al teatro Alfieri a settembre, ma in quel caso, abbiamo atteso invano".
Le questioni sul tavolo di Partito democratico, Prendiamoci cura di Asti e Europa Verde, sono diverse e ritornano anche sulla centralità di Alessandria e Verduno rispetto Asti.
"La corruzione - concludono - compromette il necessario rapporto di fiducia tra i cittadini e lo Stato. Dunque i cittadini astigiani hanno il diritto di avere rassicurazioni da parte delle autorità a cui spetta il controllo sul fatto che durante la gestione Boraso, a partire dal gennaio 2021, appalti e forniture dell’Asl di Asti siano stati concessi nel massimo rispetto delle regole. Stiamo parlando di appalti e forniture (in alcuni casi di svariati milioni di euro) che riguardano la salute dei cittadini e su come vengono spesi i soldi dei cittadini per garantire l’assistenza sanitaria non può esserci nessuna ombra".