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Economia e lavoro | 21 novembre 2022, 10:27

Un convegno celebrativo del 150° anniversario del della sede di Asti del Centro di Ricerca Viticoltura ed Enologia

“Regia Stazione Enologica di Asti/CREA-VE: dallo sviluppo del territorio all’internazionalizzazione”, il titolo dell'appuntamento che si svolgerà venerdì 25 novembre ad Astiss alle 10

Un convegno celebrativo del 150° anniversario del della sede di Asti del Centro di Ricerca Viticoltura ed Enologia

Venerdì 25 novembre alle 10, nell'Aula Magna del Polo universitario di Asti, si terrà il convegno “Regia Stazione Enologica di Asti/CREA-VE: dallo sviluppo del territorio all’internazionalizzazione”.

La sede astigiana di via Pietro Micca è stata un punto di riferimento per il settore vitivinicolo, contribuendo allo sviluppo della moderna enologia.

Tra le tante innovazioni, va annoverato il “metodo Martinotti”, ovvero il processo di spumantizzazione in autoclave ideato dal direttore Federico Martinotti e la messa a punto di metodi analitici riconosciuti a livello internazionale.

Rilevante anche il contributo dato allo sviluppo dei metodi di analisi chimica e sensoriale di uve, mosti e vini, all’implementazione nel processo di vinificazione di coadiuvanti ed additivi enologici, alla caratterizzazione e selezione di ceppi microbici ad uso enologico. Tra i suoi valenti studiosi ricordiamo Carlo Mensio, Ettore Garino-Canina, Clemente Tarantola, Luciano Usseglio-Tomasset, Mario Castino e Rocco Di Stefano.

Il programma prevede una presentazione del CREA-VE e delle attività di ricerca in corso da parte del Direttore, Riccardo Velasco, e un resoconto della storia del Centro presentato dalla Prof.ssa Giusi Mainardi di UniAstiss. Il Dr. Mario Ubigli, già direttore del Centro, offrirà un quadro delle ricerche condotte presso l’ente negli ultimi decenni.

A questa introduzione seguirà una tavola rotonda, moderata dal giornalista Franco Binello, dal titolo “Scenari futuribili per la vitivinicoltura italiana: tra realtà e utopia”, focalizzata sui principali temi del settore vitivinicolo, tra cui il cambiamento climatico e la transizione ecologica.

Alla tavola rotonda interverranno importanti esponenti del mondo scientifico, produttivo, economico e sociale del settore:

  • Vittorino Novello – Professore ordinario Università di Torino

  • Luigi Moio – Presidente OIV Organisation Internationale de la Vigne et du Vin e Professore ordinario Università di Portici (NA)

  • Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi – Presidente FederDoc

  • Eugenio Pomarici – Professore ordinario Università di Padova

  • Andrea Amalberto – Presidente Unione Industriale della Provincia di Asti

  • Filippo Mobrici – Presidente Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato e Vicepresidente Piemonte Land of Wine

  • Luigi Polizzi – Direttore generale PIUE – MIPAF

  • Mario Sacco - Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e di UniAstiss.

La chiusura dei lavori è affidata al Dr. Stefano Vaccari, Direttore generale del CREA.

La Regia Stazione Enologica Sperimentale di Asti, in seguito Istituto Sperimentale per l’Enologia e Centro di Ricerca del CREA, venne istituita con R.D. da Re Vittorio Emanuele II il 18 gennaio 1872. Sin dagli inizi, il lavoro svolto dal personale della Stazione si rivelò prezioso, come durante la crisi dovuta alla fillossera, quando venne creato un vivaio di portinnesti e distribuite quasi 200.000 talee agli agricoltori. Inoltre, per favorire il raggiungimento di elevati standard qualitativi dei vini prodotti in Piemonte, dal 1907 fino al 1968 la stazione svolse anche un servizio di analisi dei vini per i privati e, successivamente, ebbe la funzione di laboratorio di revisione dei vini e mosti per conto del Ministero dell’Agricoltura e l’Ispettorato per la repressione delle frodi.

Redazione

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