I numeri dell’industria del turismo in Piemonte sono in continua crescita, con tendenze ed andamenti che suggeriscono il ritorno ai livelli pre-pandemia. Non sono solo le Langhe ed il Monferrato a guidare l’avanzata, ma anche destinazioni come Torino ed iniziative uniche come la Fiera del Porro a Cervera che si tiene nelle ultime settimane di novembre. Sono attesi migliaia di visitatori con un introito che beneficia l’intera comunità e tutto il territorio circostante.
Dopo la pausa forzata dovuta al Covid-19, sono tornati i turisti in tutta la regione, attirati da campagne di marketing digitale come quelle di un’ Agenzia specializzata SEO AWISEE, da eventi come la Fiera del Porro e da misure regionali come il Voucher Vacanza e il Voucher Esperienza. Questa promozione dedicata al settore del turismo é nata nel 2020, quando sono stati rilasciati 55.000 voucher per oltre 300.000 pernottamenti in regione con la formula 3x2, cioè 3 notti al prezzo di due.
Questa iniziativa regionale é un vantaggio anche nella promozione del turismo natalizio, un evento davvero imperdibile in tutto il Piemonte. Ad esempio, a Vezzolano torna il Presepe e la sua inaugurazione é prevista per l’8 dicembre. Ad Asti torna il Magico Paese di Natale con l’iconica ruota panoramica e ben 130 casette per festeggiare la sedicesima edizione di questo evento che sta diventando una tradizione per la citta. Un altro appuntamento imperdibile è il Natale a Govone con la sua Casa di Babbo Natale e un calendario di spettacoli ed eventi per tutti i gusti.
Però, se tutta la regione si sta preparando alle festività, è anche vero che quest’anno i festeggiamenti saranno diversi. Il Natale non è immune ai rincari di materie prime e bollette così come non é immune alle conseguenze dell’inflazione rampante. Molti comuni non rinunciano alle luminarie, ma le abbassano o le accendono solo ad intervalli specifici.
Ad esempio, il comune di Chivasso ha scelto l'illuminazione a LED, che consumano meno. Altre misure contro il caro bollette includono luci che si accendono più tardi e che si spengono di notte, come succede ad Alba. A Savigliano e Vercelli, invece, le luminarie rimangono spente perché lo spirito natalizio vive attraverso eventi e spettacoli. Il comune di Biella era pronto ad adottare misure simili, ma le proteste dei cittadini hanno fatto fare marcia indietro al sindaco che ha scelto di usare le luminarie a LED. Altrimenti, il comune aveva stimato una spesa di 60mila euro solamente per le luci, il triplo degli anni scorsi.
In generale, le aziende piemontesi hanno denunciato un calo del fatturato del 40% e le imprese non sono le uniche a risentire di questi rincari, come prova il caso della case per le vittime di abusi a Torino. Proprio per aiutare queste realtà locali, la regione sta vagliando un piano di aiuto, supporto e mettendo a disposizione 260 milioni per contenere le conseguenze economiche dei rincari. I primi bandi dovrebbero già partire a gennaio 2023 e sono dedicati alle imprese. Ma anche i comuni soffrono, come dimostrano le decisioni prese sulle luminarie di Natale. Infatti, l’Associazione Nazionali Comuni Italiani (ANCI) ha lanciato l’allarme.
“Siamo di fronte a un livello di esposizione molto grave,” ha detto il segretario generale dell’ANCI, Veronica Nicotra, “i Comuni stanno facendo tutto il possibile, ma si tratta comunque di un risparmio molto marginale.”
Con una crescita di spesa energetica che potrebbe superare il 100%, le luci LED sono solo il primo passo verso il risparmio e il cambiamento. Sicuramente, un altro passo positivo é il ritorno dei Mercatini di Natale in Piemonte, un’occasione per riportare i turisti in regione e per fare di questa festività un bilancio positivo.