AGGIORNAMENTO DELLE 7.30
A seguito della scossa delle 23.35, i vigili del fuoco di Asti hanno ricevuto numerose chiamate, in particolare dall'area sud ovest della provincia, da parte di persone spaventate e che chiedevano conferma dell'accaduto. Fortunatamente, al netto di ciò, non si è reso necessario alcun intervento sul territorio.
Oltre alle due citate nell'articolo di ieri notte, resta da segnalare, infine, una terza lieve scossa (magnitudo 1,5 a una profondità di 12 chilometri) a Coazzolo, verificatasi a mezzanotte e nove minuti
ARTICOLO DELLE 23.58
Alle 23.35 di questa sera, la Sala Sismica INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) ha registrato una scossa di terremoto di magnitudo 2.9 avvenuto ad una profondità di 10 chilometri nei pressi di Neviglie (CN).
DUE SCOSSE ANCHE A COAZZOLO
Sei minuti dopo (per l’esattezza alle 23.41.37 secondi), i sismografi hanno registrato una ulteriore scossa anche nell’Astigiano, per la precisione a Coazzolo, ad una profondità di 18 chilometri e con un’intensità ancora minore, pari a 1,4 sulla scala Richter. Seguita alle 23.57 da una seconda scossa 'coazzolese', ancora più lieve (1,3) ma avvenuta a una profondità minore (15 chilometri).
EVENTI SISMICI DI LIEVE ENTITA'
La suddetta scala, utilizzata insieme alla Mercalli per definire l’intensità dei terremoti, classifica gli eventi sismici di magnitudo pari a quelli di stasera come “molto leggeri” e generalmente non avvertito dalla popolazione, ma solo dai sismografi.
IL "PASSAPAROLA" SUI SOCIAL
Indicazione che però non trova diretto riscontro sui social, dove in diversi gruppi locali sono già numerosissimi i commenti di chi chiede se c’è stata una scossa di terremoto e/o scrive di averla avvertita distintamente.
Al momento, comunque, non risultano danni a persone o cose.
IL "PRECEDENTE" DELL'AGOSTO 2000
Doverosamente premesso che l’Astigiano è considerata zona a basso rischio sismico, l’unico precedente degno di nota risale al 21 agosto del 2000. Quando, tra le 19.14 e le 19.15, due forti scosse (4,6 e 4,8 della scala Richter) intervallate da una 20 di secondi l’una dall’altra vennero distintamente avvertite dalla popolazione e seminarono il panico.
L’epicentro del sisma – che, a differenza di una serie di scosse molto più leggere (pertanto rilevate solo dai sismografi) avvenute nei giorni e nelle ore precedenti, come detto fu distintamente percepito in tutto il nord ovest del Paese – fu individuato nell’area tra Nizza Monferrato, Canelli e Acqui Terme (AL)
Fortunatamente, il terremoto non comportò particolari conseguenze per le persone (al netto di chi si rivolse al Pronto Soccorso per attacchi di panico o malori dovuti allo spavento), mentre diverse strutture furono dichiarate parzialmente o totalmente inagibili e lo rimasero in alcuni casi per interi mesi.