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Attualità | 21 marzo 2023, 11:58

Nuovo ingresso tra i centenari residenti nell'Astigiano

Il 13 marzo Domenico Monticone, ha tagliato l'importante traguardo. Cento anni vissuti intensamente: dalla guerra combattuta in divisa da alpino all'indefesso impegno per la comunità

Domenico Monticone con il sindaco di Asti e presidente della Provincia Maurizio Rasero e la vice sindaco di Asti Stefania Morra

Domenico Monticone con il sindaco di Asti e presidente della Provincia Maurizio Rasero e la vice sindaco di Asti Stefania Morra

Il sempre più numeroso ‘club’ dei centenari astigiani ora annovera anche il nome di Domenico Monticone, un uomo che rappresenta una generazione di donne e uomini coraggiosi che hanno vissuto i momenti più difficili del Novecento.

Nato il 13 marzo 1923 in frazione San Giulio di San Damiano d'Asti, Domenico ha trascorso la giovinezza nella borgata, abbandonando presto la scuola per andare a lavorare e contribuire così al sostentamento della sua numerosa famiglia, che contava ben nove figli.

Nel settembre 1942, dopo la visita militare, è partito per Pinerolo, dove è stato assegnato al 3° Reggimento Alpini. Destinato alle casermette di Fenestrelle, vi ha vissuto un inverno molto difficile, affrontando il freddo e la fame. Ai primi di marzo del 1943, ha ricevuto l'ordine d'impiego delle forze alpine in Montenegro, ultima regione meridionale dell'allora Jugoslavia. Dove ha combattuto con coraggio e determinazione, affrontando ancora una volta difficoltà e privazioni.

Finita la guerra, nel settembre del 1945, dopo 31 giorni di treno, è finalmente arrivato alla stazione di Vaglierano, dove ormai tutti credevano fosse morto in guerra. A casa ha trovato una culla con una ulteriore sorellina appena nata ed è stato accolto dalla sua famiglia e dai suoi amici con grande gioia e commozione.

Quattro anni dopo la sposato Adelaide, sorella della vicina di casa, e dalla loro unione, contrassegnata dall’impegno nella campagna, sono nati due figli: Teresa nel 1951 e Giuseppe due anni dopo.

La famiglia Monticone è diventata presto parte integrante della comunità e Domenico è stato tra i promotori della costruzione della chiesa di Valmanera, oltre ad interessarsi all'ampliamento del piazzale antistante. È stato inoltre più volte rettore della chiesa e molto attivo nel coro.

Nel 2005 una breve ma intensa malattia si è portata via l’amata moglie Adelaide e da allora la gioia più grande di Domenico è passare del tempo con il resto della sua famiglia e con gli adorati nipoti e pronipoti.

L’importante traguardo dei 100 anni è stato festeggiato, oltre che dai familiari, dal presidente della Provincia Maurizio Rasero, che svolse a sua volta il servizio militare nel Corpo degli Alpini, che lo ha nominato “Patriarca dell’Astigiano”, e dal vice sindaco di Asti Stefania Morra.

Redazione

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