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Sanità | 11 aprile 2023, 16:13

Un grazie dall'Avis di Asti ai donatori di sangue che, anche durante la pandemia, non si sono sottratti

La presidente Accornero: "Grazie alla scelta solidale di migliaia di donatrici e donatori astigiani la raccolta del sangue non si è mai interrotta"

Un grazie dall'Avis di Asti ai donatori di sangue che, anche durante la pandemia, non si sono sottratti

La pandemia ha sconvolto la vita di tutti, anche quella dei donatori di sangue che, anche per colpa di fake news o paure, si sono allontanati per qualche tempo dalle preziosissimi donazioni.

La presidente Avis di Asti, Bruna Accornero, con una nota vuole ringraziare tutti coloro che, con le loro donazioni, anche nel terribile periodo pandemico, hanno voluto donare il sangue.

"I volontari e le volontarie del sangue, scrive,  in nome di quel diritto alla salute che va garantito a tutti, hanno continuato ad accedere al nostro ospedale anche nei mesi più critici, anche nel pieno dei picchi più preoccupanti della pandemia".

In quel periodo, in realtà, la paura di avvicinarsi al Cardinal Massaia era alta e talmente diffusa che, come ricorda la presidente "molti pazienti, pur necessitando di controlli importanti, ad esempio di tipo oncologico o cardiologico, decisero di disertare le visite specialistiche pur di non uscire di casa".

Le prestazioni, in realtà, in quel periodo erano assolutamente limitate alle emergenze e urgenze anche perché tanti reparti erano stati convertiti a Covid e per la segreteria Avis, dopo anni di accesso libero, sono state attivate in pochi giorni con urgenza alcune misure per assicurare lo svolgimento in sicurezza della donazione e ridurre la paura di contrarre l’infezione durante l’attività trasfusionale.

L'accesso era quindi contingentato previa prenotazione di giorno e ora, triage telefonico di pre-verifica dello stato di salute dei donatori, misurazione della temperatura, uso della mascherina, disinfezione delle mani, distanziamento sociale, convocazione scritta ai donatori per giustificare il loro allontanamento dall’abitazione nei mesi di lockdown.

"A queste misure - ricorda la presidente Accornero - devo aggiungere il non facile contrasto alle fake news che circolavano in quel periodo e che riguardavano non solo i vaccini ma gli stessi donatori di sangue. Bloccare coloro che diffondono false informazioni è sempre complicato e farlo nel rapporto telefonico con persone che, nonostante lo stato di emergenza, volevano in quei mesi difficili, e con encomiabile senso civico, continuare nella loro scelta volontaria di donare sangue e plasma è stato impegnativo.

Dopo un breve periodo di calo iniziale, grazie alla scelta solidale di migliaia di donatrici e donatori astigiani la raccolta del sangue non si è mai interrotta e così anche le terapie salvavita che dipendono dal sangue e dal plasma.

Il Cardinal Massaia non ha mai registrato carenze trasfusionali e il contributo astigiano ai pazienti talassemici della Sardegna non è mai venuto meno.

"Al ringraziamento sincero a tutte le donatrici e a tutti i donatori di sangue astigiani che hanno compiuto uno sforzo speciale in risposta a quella drammatica emergenza sanitaria, desidero aggiungere la mia personale speranza affinché i valori del rispetto e della solidarietà espressi in quei giorni dal variegato mondo del volontariato diventino sentimenti condivisi e sentiti nella vita di tutti i giorni", conclude la presidente Avis.


 

Betty Martinelli

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