La città di Asti si trova di fronte a una richiesta da parte della comunità LGBTQIA+. In vista della Giornata Internazionale contro l'omobiatransfobia, che si celebra il 17 maggio, e alla luce dei recenti episodi di violenza avvenuti nel territorio astigiano, la comunità locale ha sollecitato il Comune ad aderire alla rete nazionale Ready per contrastare le discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere. Lo fanno presente in una interpellanza, i consiglieri di Uniti si Può Mauro Bosia e Vittoria Briccarello.
"La richiesta è motivata dalla mancanza di uno sportello specifico comunale per le discriminazioni LGBTQIA+ ad Asti. Nonostante l'importante ruolo svolto dal nodo Antidiscriminazione, è necessario fornire alternative specifiche per affrontare le violenze che colpiscono questa comunità, tenendo conto delle difficoltà che le vittime spesso incontrano nel denunciare tali episodi - scrivono - l'adesione alla rete nazionale Ready è stata ulteriormente supportata dalle dichiarazioni del Sindaco e dell'Assessore in merito al premio letterario a tema 'omosessuale'. Sebbene l'iniziativa sia lodevole, si ritiene che siano necessarie azioni concrete per rafforzare e concretizzare tale impegno"
Associazioni locali che si occupano dei diritti civili, come Asti Pride, hanno già inviato richieste di adesione alla rete Ready da parte del Comune di Asti. Questa rete offre risorse, strumenti e formazione per sensibilizzare e combattere l'omobiatransfobia, promuovendo l'uguaglianza e il rispetto delle diversità.
"L'adesione gratuita alla rete Ready - continuano -rappresenterebbe un passo significativo nella lotta alle discriminazioni e invierebbe un segnale forte di inclusione e tutela per la comunità LGBTQIA+ nella città di Asti, che conta oltre 76.000 abitanti. La creazione di un ambiente sicuro e inclusivo per tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro orientamento sessuale o identità di genere, è una priorità fondamentale. L'adesione del Comune di Asti alla rete Ready sarebbe un passo importante per garantire la tutela dei diritti e promuovere una società più equa e rispettosa di tutti i suoi membri"
La richiesta della comunità locale rappresenta un'opportunità per il Comune di Asti di dimostrare il suo impegno nella protezione e nel sostegno dei cittadini LGBTQIA+.