Sono arrivato dieci minuti in ritardo alla riunione sul progetto formativo che le educatrici del nido Lo Scoiattolo, asilo che frequenta mio figlio, dovevano illustrarci: arrivato là, poi, ho scoperto che non ero l'ultimo e che avrebbero iniziato alle 17.30.
Mi sono seduto in cerchio con le altre mamme e le maestre in giardino, nei posti dove passa mio figlio il suo tempo, mi sono sentito a casa sua ed ho fatto una grande scoperta.
Credevo che l'asilo fosse un luogo dove parcheggiare il proprio bambino, dove ci voleva qualche giorno di fatica tutti i mesi per pagare quella coccola e lasciare alla mia famiglia un po' di libertà in più visti i sacrifici che mia moglie fa e che continua a fare per la nostra famiglia.
Mi consolavo pensando che quell'asilo era molto vicino a casa mia: il posto dove sono nato e dove sono cresciuto e che quindi ero nel giusto portandolo lì... e poi mille scuse che si possono partorire per sentirsi di aver fatto la scelta giusta.
Invece, durante la riunione, mi sono commosso duecento volte quando le maestre parlavano e sono uscito da quel giardinetto con le sedie piccole piccole alle 19.30. Credo proprio che abbiamo fatto un grande regalo ad E. nel portarlo in quell'asilo e non potrà che fargli bene: sarà un percorso bellissimo per tutti e tre.