Il Premio Laura Bosia, istituito nel 2014 dall’Inner Wheel International Club di Asti per commemorare la scrittrice e giornalista astigiana, è stato assegnato alla scienziata Piera Luisa Ghia, nata ad Asti nel 1963, dal 2010 direttrice di ricerca al Centre National de la Recherche Scientifique di Parigi.
Dopo la maturità al Liceo Classico Vittorio Alfieri, si è laureata in Fisica all’Università di Torino con uno studio sui raggi cosmici, misteriose particelle prodotte dagli astri. Superato il concorso come ricercatrice del CNR, partecipa a un esperimento al Gran Sasso, dove è stato installato un rivelatore di raggi cosmici da lei progettato.
Da Asti a Torino e dall’Aquila all’Argentina passando per la Germania: in quegli anni Ghia, insieme a un team “stellare” composto dai più grandi astrofisici del mondo, lavorò a quella che lei stessa definisce una “pazza idea” ovvero realizzare un enorme osservatorio di raggi cosmici nella pampa, con l’obiettivo di rivelare i rarissimi raggi cosmici di altissima energia.
La “pazza idea” prese vita nella forma di un laboratorio a cielo aperto grande quanto la Valle d’Aosta, tuttora attivo e in piena funzione, che capta particelle così “potenti” che per produrle artificialmente occorrerebbe un acceleratore grande quanto l’orbita di Marte intorno al Sole.
Piera Ghia vive ora a Parigi. Autrice di numerose pubblicazioni e comunicazioni, responsabile di esperimenti scientifici, si occupa anche di management della ricerca, reclutando giovani ricercatori e ricercatrici in fisica.
Grazie al Premio Laura Bosia, il prossimo 7 giugno all’Istituto tecnico Alessandro Artom di Asti, l’Inner Wheel di Asti consegnerà due borse di studio ad altrettante studentesse che si sono distinte per i loro meriti tecnici, scientifici e umani, nel pieno spirito del talento femminile celebrato da Laura Bosia.