E’ sempre un piacere celebrare l'arte fotografica di Enzo Isaia, professionista torinese a riposo in quel di Rocca d'Arazzo. Riposo per dire. Tanto che le sue foto e le sue mostre non mancano mai di dare valore ai temi più vari, dalla bellezza dell’Astigiano alla nobiltà di chicchi d’uva, passando tra Alpini e Arma dei Carabinieri fino al mito delle Rosse.
Giovedì, in tardo, tardissimo pomeriggio, me ne esco un attimo a fumarne una dalla riunione settimanale sul Carpionato del mondo. Riunione, per inciso, che definirei, con entusiasmo, foriera di ottime nuove sui locali partecipanti a questa prima edizione d’evento. Evento pensato in Astigiani per dare valore al carpione, sulla falsariga di quanto già fatto, alla grande, con la bagna cauda. Decine di locali un po’ in tutto il Piemonte, a giorni online, perché ognuno possa iniziare a scegliere in quali campi giocarsi il Carpionato a partire dal 23 giugno, per tutta l’estate.
La sede di Astigiani, per chi non lo sapesse, è davanti all’entrata di Palazzo Mazzetti. Accesa la sigaretta, alzo lo sguardo e: Ciao Enzo. Ancora a controllare l’illuminazione? Sì, Enzo Isaia è un perfezionista d’altri tempi, eufemismo per non dire altro, ma fa benissimo e anche per questo mi ci ritrovo nello stimare la persona. Forse per l’entusiasmo o l’eccessiva confidenza di saluto, forse per altro, mi perdo il saluto dei due consessi di Enzo: l’assessore al turismo di Asti e il direttore del museo. Pace. Enzo usciva da Palazzo Mazzetti perché lì espone poco meno di quaranta sue foto, stampate in formato 50x70, con soggetto l’automobile icona più famosa al mondo, raccontata per immagini senza timori e con l'evidente gusto di esaltarne prima di tutto l’estetica. Mostra aperta da lunedì scorso fino a inizio luglio, tutti i giorni e pure a entrata libera, parte di quel po' messo in campo da parte pubblica in occasione del passaggio della 1000 Miglia ad Asti, il prossimo 16 giugno. Evento nell'evento: Non solo Rosse.
Mostra ben ricca di signore opere d’arte, beh, quello sono le Rosse e le foto di Enzo. Ferrari diventate modelle d'eccezione, valorizzate come non mai grazie alla competenza del professionista e all'esperienza di chi ha collaborato con la mitica azienda di Maranello, dalla metà degli anni ottanta a tutti gli anni novanta. Modelle dai nomi particolari e ben presenti nel cuore di ogni appassionato d’auto: 456 GTA, Testarossa, F50, 355, 360 Modena e 550 Maranello, tanto per citarne qualcuno. Ferrari protagoniste della mostra, rigorosamente riprese in teatro di posa, nell’evidenza d’anima di fotografo pubblicitario e con il piacevole gusto per i particolari. Linee, curve, luci, sublimi dettagli di vere e proprie espressioni d’arte che vi aspettano al più presto in reverente visita.
Nel salutarci, la domanda è corale: Hai visto la locandina?