Stasera in Consiglio Comunale la pratica sul mercato unificato, attesi gli ambulanti in aula

Dopo la commissione consiliare della scorsa settimana, quando fuori dal municipio è stato inscenato un funerale per il mercato di Asti, il nuovo regolamento del mercato astigiano è atteso stasera alla prova dell'aula del Consiglio Comunale. 

La riforma, si sa, prevede l'accorpamento dei tre mercati (piazza Campo del Palio, Alfieri e Libertà) in un'unica sede in piazza Campo del Palio. Modifica questa che vede da sempre opposti gli ambulanti del GOIA, che sulla questione hanno aperto un vero e proprio contenzioso con l'Amministrazione. 

La minoranza: "Non votiamo un regolamento a scatola chiusa"

Intanto, l'opposizione è pronta a dare battaglia in aula, con un ordine del giorno firmato da tutta le opposizioni tranne la Lista Crivelli.

"Ci viene chiesto di votare un regolamento a scatola chiusa - spiega la consigliere Vittoria Briccarello - ad oggi non esiste un progetto per il mercato unificato, che dovrebbe prevedere una serie di elementi, come la dislocazione delle torrette elettriche in una piazza alluvionabile". 

"14 esercenti del mercato coperto si sono dichiarati contrari allo spostamento del mercato da Piazza Alfieri e Piazza della Libertà e che 16 esercenti di piazza Alfieri e zone limitrofe alla piazza hanno dichiarato per scritto di essere in totale disaccordo con lo spostamento del mercato da Piazza Alfieri e Piazza della Libertà", rimarcano i consiglieri che ricordano che, attraverso una raccolta firme è stata sciolta con effetto immediato la commissione del Mercato di Asti.

"La nuova Commissione eletta dai mercatali è stata riconosciuta e convocata una sola volta in Comune (convocazione consulta mercato unificato per il 9 maggio 2023, datata 3 maggio 2023) e non si è ritenuta soddisfatta delle informazioni ricevute in merito all’eventuale progetto di spostamento del mercato", ricordano, aggiungendo che il 30 maggio era stato inviato in Regione l'esposto del GOIA.

Gli ambulanti stessi hanno intenzione di procedere legalmente con un esposto al Tar e hanno raccolto circa 5mila firme contro lo spostamento.