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Economia e lavoro | 09 agosto 2023, 09:40

"Fiato corto": quali sono le cause e quando è spia di qualcosa che non va?

Anche in caso di "post Covid" può essere utile capire le condizioni di salute dei polmoni.

"Fiato corto": quali sono le cause e quando è spia di qualcosa che non va?

La sensazione di "fiato corto", di "respiro che manca", in termini medici "dispnea", la si può sperimentare in varie situazioni come, ad esempio, dopo una corsa o aver salito una rampa di scale.

Le cause possono essere varie, da campanelli d'allarme di patologie serie a fisiologica mancanza di allenamento.

Infatti, può trattarsi di una condizione "normale" oppure "anormale" in base alle situazioni in cui si manifesta.

Per fare un esempio, una persona poco allenata, dallo stile di vita sedentario e/o in sovrappeso, proverà la sensazione di "mancanza di fiato" dopo la salita di una rampa di scale, una camminata a ritmo sostenuto o una breve corsa: quando il corpo non è allenato a sufficienza, il minimo sforzo causa una riduzione dei parametri d'ossigeno nel sangue e, così, la frequenza respiratoria deve aumentare per immagazzinare più aria possibile e riportare in equilibrio i livelli di ossigeno indispensabili al benessere di tutti gli organi.

Tuttavia, la dispnea che si verifica in condizioni di riposo e durante le normali attività della vita quotidiana è una delle principali spie di patologie dell'apparato respiratorio (anche in caso di "post Covid") e può indicare altresì disturbi cardiaci, ematologici, endocrinologici, neurologici, metabolici e psichiatrici.

Diventa, quindi, fondamentale rivolgersi al medico e sottoporsi a un'anamnesi accurata con cui lo specialista raccoglie i dati sulle abitudini e la vita del paziente, inclusi fattori di rischio quali il fumo oppure l'esposizione a inalanti nocivi durante la professione.

Sulla base del quadro clinico generale, lo specialista potrebbe richiedere esami più approfonditi quali, ad esempio, test per misurare i livelli di ossigeno nel sangue, ecocardiogramma, radiografia del torace, elettrocardiogramma, analisi del sangue per rilevare eventuale anemia oppure test sulla funzionalità polmonare come la spirometria, un esame che tuttavia non viene praticato ovunque e che risente di lunghe code d'attesa, per cui è importante poter scegliere la struttura più idonea e affidarsi alla prenotazione online con la possibilità di svolgere anche una spirometria globale a Milano.

Infine, non sono da sottovalutare neppure le cause psicologiche, soprattutto nel caso in cui la sensazione di "fiato corto" e la conseguente iperventilazione derivino da stati cronici di ansia oppure sfocino in veri e propri attacchi di panico.

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