“Quanto successo all’asilo nido di Castagnole Lanze è l’ennesima discriminazione nei confronti delle donne, ancora una volta costrette a scegliere tra la maternità e il lavoro. Da parte della nuova gestione dell’asilo c’è un atteggiamento inaccettabile, anti sindacale e in spregio a qualsiasi diritto”.
Ad esprimersi è Chiara Gribaudo, vicepresidente del Partito Democratico, sulla vicenda messa in luce dalle pagine locali della Stampa di Asti, secondo la quale due giovani mamme che lavorano all'asilo avrebbero terminato il loro congedo di maternità obbligatoria tra ottobre e novembre.
Le due donne vorrebbero rientrare al lavoro ma non possono farlo perché all'asilo subentrerà una nuova gestione e loro potrebbero rientrare a gennaio ma con diverso contratto. Non più indeterminato ma determinato con scadenza a luglio.
Continua Gribaudo: “Far tornare al lavoro diversi mesi dopo rispetto alla fine del congedo obbligatorio di maternità, modificare il contratto da indeterminato a termine a luglio, sono delle violazioni gravi che mandano un messaggio pericoloso. Siamo dalla parte delle due maestre ma devono esserlo anche le istituzioni, dal Comune alla Regione, per tutelare l’occupazione e il diritto a essere lavoratrici e madri senza discriminazioni”.