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Attualità | 13 settembre 2023, 07:11

La protesta sindacale per i lavoratori dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro: richieste parzialmente soddisfatte, ma la mobilitazione continua

Conunicato unitario delle sigle sindacali: "Chiediamo al Ministro del Lavoro e al Governo di dimostrare un impegno concreto nei confronti dei dipendenti"

La protesta sindacale per i lavoratori dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro: richieste parzialmente soddisfatte, ma la mobilitazione continua

Negli ultimi mesi, i lavoratori dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) sono stati delusi dalle risposte parziali ricevute riguardo alle loro richieste. Nonostante l'inclusione dell'INL e dell'ANPAL nella "nuova perequazione" prevista dal DL 44/2023, come modificata dalla legge di conversione del DL 75/2023, non si possono considerare soddisfatti.

"La mobilitazione determinata e unitaria degli ultimi anni ha portato risultati, ma è necessario riprendere con forza iniziative unitarie per ottenere il riconoscimento degli arretrati della perequazione dell'indennità di amministrazione per gli anni 2020, 2021 e 2022 - scrivono FP CGIL, CISL FP, UILPA FLP, CONFINTESA FP, CONFSAL-UNSA, USB P.I -  è importante anche adeguare gli incentivi, al fine di eliminare un'ingiustizia evidente e preservare i trattamenti accessori attualmente disponibili per il personale"

"Non è più accettabile sentir parlare i rappresentanti del governo di lotta allo sfruttamento del lavoro e di aumento dei controlli senza che ciò si traduca in nuovi e maggiori investimenti sul personale dell'INL. I lavoratori dell'INL sono stanchi di essere considerati meno retribuiti rispetto ai colleghi di altre amministrazioni pubbliche, nonostante il loro impegno nel garantire la legalità sul territorio"

"Chiediamo al Ministro del Lavoro e al Governo di dimostrare un impegno concreto nei confronti dei dipendenti dell'INL. Gli impiegati dell'INL hanno bisogno di impegni precisi e tangibili. Rivolgiamo al Ministro del Lavoro la richiesta di un incontro urgente per affrontare le problematiche dell'INL dal punto di vista politico e tecnico  - proseguono le sigle sindacali - al Ministero dell'Economia e delle Finanze ricordiamo che le risorse necessarie per soddisfare le nostre richieste sono disponibili nell'INL. Per renderle utilizzabili, è sufficiente evitare approcci formali e strumentali"

"Ai lavoratori dell'INL diciamo che è indispensabile intraprendere un percorso unitario e riprendere con forza la mobilitazione del personale, includendo tutte le forme di lotta. Fino ad oggi, non abbiamo ricevuto risposte alle precedenti richieste inviate al Ministro del Lavoro relative agli arretrati dell'armonizzazione dell'indennità di Amministrazione per gli anni 2020-2021-2022, nonostante siano disponibili parte dei fondi necessari provenienti dal bilancio dell'Ente.


Allo stesso modo, non ci sono state novità riguardo all'utilizzo dei proventi derivanti dalle sanzioni in materia di salute e sicurezza, che potrebbero essere destinati al personale dell'INL. Questo dimostra chiaramente una grave mancanza di attenzione da parte della dirigenza politica nei confronti delle legittime richieste dei dipendenti dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro.


In assenza di impegni precisi e formali da parte del Ministro, a partire dal 18 settembre saranno messe in atto sul territorio iniziative per rallentare le attività dell'INL: assemblee in tutti i luoghi di lavoro, limitazione del lavoro straordinario, rifiuto di prestazioni che non rispettino il "minimo contrattuale" e l'uso di mezzi e strumenti privati, rinuncia a incarichi organizzativi, rifiuto di presentare ricorsi in appello.


Sosteniamo queste iniziative su tutto il territorio nazionale per tutti i lavoratori dell'INL, anche considerando la possibilità di un percorso giudiziario all'insegna della perequazione, nonostante le difficoltà che questo potrebbe comportare. Questo percorso non contraddice l'accelerazione della contrattazione integrativa e la definizione dei bandi per le progressioni e le promozioni all'interno dell'INL"

Redazione

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