La notizia è arrivata nel pomeriggio del 26 agosto: ad Asti è stato confermato un caso di dengue, malattia virale trasmessa dalla puntura della zanzara tigre. Una situazione che ha spinto il sindaco a firmare un’ordinanza urgente con la quale vengono disposti trattamenti di disinfestazione mirati in alcune zone della città, nel tentativo di prevenire nuovi contagi.
Il pericolo della dengue e il precedente dei focolai
Non è la prima volta che in Italia si fa i conti con malattie di origine tropicale trasmesse localmente: era già successo nel 2007, nel 2017 e nel 2020 con la chikungunya e ancora con la dengue. Questa volta, però, la minaccia è arrivata direttamente ad Asti, dove le attività di monitoraggio hanno segnalato la presenza diffusa della zanzara tigre, ormai stabilmente insediata sul territorio.
Le aree interessate e le modalità degli interventi
Secondo l’ordinanza, gli interventi interesseranno l’area compresa tra via Giuntelli, strada Laverdina, via Turati, via Rambaldi e via Maina. Saranno effettuati trattamenti adulticidi notturni nelle aree verdi pubbliche e private, mentre di giorno verranno utilizzati prodotti larvicidi nei potenziali focolai. Gli addetti avranno accesso anche a cortili e spazi privati, con l’obiettivo di eliminare ogni possibile punto di proliferazione.
Precauzioni per i cittadini
Il Comune chiede massima collaborazione. Durante le notti del 27 e 28 agosto i residenti dovranno tenere chiuse porte e finestre, sospendere i ricambi d’aria forzata e proteggere animali domestici, piante e suppellettili da giardino. In caso di orti, la verdura dovrà essere raccolta in anticipo o coperta ermeticamente. Dopo i trattamenti, frutta e verdura eventualmente esposte ai prodotti insetticidi non potranno essere consumate prima di 15 giorni.
Se i controlli di laboratorio dovessero escludere ulteriori rischi, i trattamenti verranno sospesi. Ma per ora la parola d’ordine è prudenza. L’emergenza zanzara tigre, aggravata dai cambiamenti climatici, mostra ancora una volta quanto sia importante la prevenzione: bastano pochi ristagni d’acqua per trasformare i cortili in focolai.