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Sanità | 16 ottobre 2025, 18:42

A Canelli un’opera di prevenzione con le “Palestre della memoria”

Un’iniziativa per allenare la mente e favorire la socialità, ispirata all’esperienza di successo dell’Emilia-Romagna e realizzata grazie al supporto dei volontari locali

Un'immagine dalla precedente presentazione a Canelli

Un'immagine dalla precedente presentazione a Canelli

Dopo alcune  presentazioni portate avanti dall’Asl At lo scorso luglio, prende il via ufficialmente il progetto “Palestre della memoria”, un’iniziativa dedicata alla stimolazione cognitiva come atto di prevenzione, nata dall’esperienza riuscita del modello dell’Emilia - Romagna, dove sono state coinvolte circa 1600 persone e 400 volontari in 54 comuni, come ha raccontato il dottor Andrea Fabbo, ricordando la precedente esperienza lavorativa nel modenese.

Con alle spalle l’esempio di questi risultati, il Comune di Canelli si prepara ad attivare la propria "Palestra della memoria", la cui inaugurazione è prevista per martedì 11 novembre.

“È un’iniziativa importante che speriamo diventi un punto di riferimento per la nostra comunità”, ha dichiarato il vicesindaco Mauro Stroppiana, sottolineando quanto sia significativo coinvolgere la cittadinanza verso i bisogni della popolazione anziana.

Non solo memoria: una sfida anche alla solitudine

Come illustrato dai presenti, tra cui il direttore sanitario Andrea Fabbo  e la dottoressa Simona Rabino dell’ambulatorio di psicologia clinica del Cardinal Massaia, l’iniziativa si propone di adottare un approccio proattivo alla salute, con l’obiettivo di prevenire l’insorgenza di patologie, in particolare quelle correlate alla demenza senile.

 Questo in un’area con un’elevata popolazione di età superiore ai 60 anni, soprattutto nel sud astigiano, dove la percentuale si aggira tra il 40 e il 50%. Sintomo di un'aspettativa di vita maggiore, ma che porta con sé la necessità di una maggiore opera preventiva.

“Il progetto nasce all’interno di una strategia aziendale più ampia con l’obiettivo di trattare l’invecchiamento - ha commentato il dottor Fabbo - Uno dei problemi più grandi è la solitudine”.

Da qui, grazie alla rete “Communit Action”, si sono sviluppate iniziative come “Gruppi di cammino” e “Attività fisica adattata”, entrambe nate per promuovere uno stile di vita attivo, sostenute anche dagli ambulatori infermieristici di comunità, affrontando la tematica sociale dell’isolamento e quella sanitaria.

Un grande aiuto: i gruppi di volontariato

Il funzionamento delle “Palestre della memoria” è reso possibile grazie al lavoro dei volontari, che hanno sostenuto un corso di formazione, costruendo, così, una squadra coesa che coinvolgerà undici centri: Asti, Canelli, Bubbio, Montemagno, Montegrosso, Refrancore, Revigliasco d’Asti, Rocca d’Arazzo, Portacomaro, Castagnole delle Lanze e Villafranca.

“Imparare nuove nozioni vuol dire anche migliorare la capacità di interazione - ha raccontato la volontaria Maria Teresa Montanaro - Sono molto speranzosa che il servizio possa funzionare soprattutto per le persone che hanno bisogno di socialità. Sono davvero entusiasta di iniziare”.

(Alcuni volontari canellesi delle “Palestre della memoria”)

Da queste parole è emersa anche la grande importanza del fare rete e del coinvolgere quante più persone possibile, un principio che guida il progetto rivolto agli over 65, destinato a riunire gruppi di circa venti partecipanti nelle diverse attività.

Per partecipare, basterà contattare l’ufficio Servizi Sociali del comune di Canelli, che fornirà il modulo per l’iscrizione.

Francesco Rosso

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