Il Governo Meloni ha intenzione di superare l'Ordinanza Martini, la norma in vigore da dieci anni e prorogata di volta in volta ogni anno dai vari governi che stabilisce le norme nei Palii e nelle manifestazioni storiche.
Ieri si è tenuto un tavolo convocato dalla segreteria del sottosegretario Marcello Gemmato a cui hanno partecipato diversi esponenti delle città di Palio, tra cui anche Asti.
Gli esiti dell'incontro, probabilmente, si discuteranno all'interno del Consiglio del Palio convocato per stasera (ore 21) eccezionalmente a Palazzo Mandela, in piazza Catena.
Il Governo pare aver espresso la volontà di creare una norma stabile e chiara relativa al settore, intervenendo con un DCPM entro fine anno.
All'incontro per il Comune di Asti, hanno partecipato il sindaco Maurizio Rasero, l'assessore al Palio Riccardo Origlia e il presidente della Commissione Veterinaria Fulvio Brusa. A quanto risulta, il Governo non è entrato in dettagli tecnici sulla questione, ma ha espresso la volontà di operare salvaguardando le caratteristiche e le peculiarità storiche di ogni evento.
"L'idea è quella di andare su un meccanismo a più livelli - spiega il sindaco Maurizio Rasero - dove ci sono norme di carattere nazionale valide per tutte mentre le varie realtà locali interverranno con altre più specifiche adatte ad ogni realtà. Stiamo parlando di eventi molto diversi tra loro, non solo Palii ma anche quintane e altre manifestazioni che prevedono l'uso di animali".
Inoltre la ratio sarebbe quella di una maggiore autonomia per ogni amministrazione: "Se abbiamo avuto l'ok per la pista - ricorda Rasero -è inutile che ogni anno serva il beneplacito della commissione. La nuova norma dovrebbe prevedere automatismi come questo".
Il primo cittadino ha poi ricordato come sia necessario "uscire dal meccanismo della deroga dell'Ordinanza Martini, che tra l'altro viene rinnovata in concomitanza con il nostro Palio, una spada di Damocle per la macchina organizzativa" e ha rilanciato sui purosangue: "Molti sindaci mi sono venuti dietro questa proposta. La scelta dei mezzonsague ha distrutto il nostro movimento facendo chiudere intere scuderie e ci ha reso dipendenti dal centro Italia"
Un passo in avanti, quindi, che fa il paio con quanto espresso dal sindaco Maurizio Rasero all'indomani dell'edizione 2023, ovvero aprire una riflessione sulla reintroduzione dei purosangue, forti degli investimenti fatti quest'anno sulla pista, per tornare ad una tradizione propria del Palio di Asti.
Insomma, secondo quanto trapela, ci sarebbe una volontà politica di tutela da parte del Governo Meloni verso le città di Palio, come ha confermato anche la sindaca di Siena, Nicoletta Fabio, in queste dichiarazioni che vi alleghiamo per gentile concessione dei colleghi della Gazzetta di Siena.